Pubblicato il 22/07/2016, 19:02 | Scritto da Andrea Amato
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Master of Photography, quando l’arte può diventare talent show

Master of Photography, quando l’arte può diventare talent show
Ieri sera è andata in onda la prima puntata del nuovo format di Sky Arte, in simultanea in Italia, Inghilterra e Germania. Secondo noi un ottimo prodotto.

In 100mila davanti alla prima puntata di Master of Photography.

 

Ieri sera è andata in onda la prima puntata di Master of Phorography (leggi qui) su Sky Uno e Sky Arte e, dal nostro punto di vista, è stato un successo. Portare il linguaggio alto della fotografia d’autore all’interno di un format che ha il linguaggio e i meccanismi del talent show non era certo un’operazione facile. La data d’esordio non era delle migliori per la tv italiana, 21 luglio, ma essendo la prima produzione di Sky Europa (Inghilterra, Germania e Italia), la messa in onda doveva per forza essere in simultanea, per evitare spoiling, e siccome il canale Sky Arte tedesco ha visto la luce proprio ieri, ecco svelato l’arcano della scelta. Anche per questo motivo il programma è stato girato interamente in inglese e poi doppiato per le edizioni italiana e tedesca.

Dopo la presentazione dei 12 concorrenti, della giuria formata da Oliviero Toscani (guarda qui), Rut Blees Luxemberg e Simon Frederick, e della conduttrice Isabella Rossellini (guarda qui), si è subito entrati nel vivo della puntata, con la prima prova: sei ore di tempo per raccontare in un solo scatto la città di Roma. Molto interessante vedere i processi creativi dei fotografi (la maggior parte sono professionisti) nella scelta dell’attimo da immortalare o nella costruzione di una fotografia. Ospite della prima puntata il grande fotografo Alex Webb, che ha aiutato i concorrenti nell’editing, ovvero nella scelta delle immagini migliori. Da quel momento in poi la tensione del meccanismo del talent show è diventata protagonista, con la presentazione della fotografia stampata, con a lato dello schermo la scheda tecnica della fotografia (tempo di esposizione, obbiettivo utilizzato, ecc…), e la conseguente scelta da parte dei giudici delle tre migliori foto e delle due peggiori, da cui è stato poi scelto il primo eliminato.

I dati d’ascolto parlano di 100mila spettatori in visione lineare, ma siamo sicuri che i numeri cresceranno grazie all’on demand e che il programma diventerà un cult della televisione. E soprattutto una case history che Sky potrà presentare con orgoglio e che Roberto Pisoni, direttore di Sky Arte Italia e ideatore del programma, potrà crescere come un figlio.

 

Twitter@andreaaamato

 

(Nella foto i concorrenti di Master of Photography)