Pubblicato il 21/07/2016, 17:32 | Scritto da Andrea Amato
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Netflix: senza prodotti italiani e calcio la battaglia si fa dura

Netflix: senza prodotti italiani e calcio la battaglia si fa dura
Il mancato raggiungimento degli abbonati negli Usa ha fatto crollare in Borsa il titolo della tv in streaming. E da noi in Italia come sta andando?

Netflix: aumentano i ricavi, crollano le azioni

 

I dati trimestrali di Netflix hanno portato a un crollo in Borsa, con un deprezzamento del 14% su ogni singola azione, anche se i ricavi hanno avuto un aumento del 30%. Ciò che ha fatto spaventare i mercati sono stati i mancati risultati sugli abbonati della tv in streaming negli Usa. Guardando nel dettaglio il nostro Paese, anche se non abbiamo i numeri riferiti all’Italia, perché dopo quasi un anno non sono stati ancora diffusi, le motivazioni di un target fallito sono abbastanza evidenti. La piattaforma è sicuramente efficiente e user friendly, il prezzo è in linea o anche più conveniente rispetto ad alcuni concorrenti, ma paga una serie di criticità. La banda larga, per esempio, al di fuori delle grandi città non è ancora accessibile a tutti. Poi dobbiamo fare i conti con il fatto che siamo un “Paese per vecchi” e così i potenziali abbonati, su una popolazione di circa 60 milioni di italiani, sono pochi e da dividere con Sky (Now Tv), Mediaset (Infinity) e Telecom (Tim Vision), ben radicati sul territorio da anni.

Oltre a questi problemi strutturali e sociali, però, Netflix ha anche problemi editoriali. L’offerta è sicuramente ricca, ma i contenuti sono ancora troppo “americani” e con troppo poco sapore nostrano. In un Paese dove le tv generaliste ogni sera conquistano la metà della share monitorata da Auditel, è evidente che la cultura televisiva è ancora molto autoctona. Reed Hastings, a capo della tv in streaming made in Usa, ha assicurato che inizieranno a produrre contenuti legati ai singoli territori dove Netflix è presente, ma questo vuol dire rimandare di anni il raggiungimento del break even e senza la killer application del calcio e dell’intrattenimento made in Italy, prodotti che invece ha la concorrente Now Tv per esempio, la battaglia da noi diventa ancora più ardua.

 

Twitter@andreaaamato

 

(Nell’immagine il logo di Netflix)