Pubblicato il 12/07/2016, 16:48 | Scritto da Gabriele Gambini

Palinsesti LA7, Cairo: Crozza era in calo e costava molto, penseremo a un rimpiazzo

Dice l’editore: «Mi tengo strette LA7 e LA7d, che intendo potenziare, indipendentemente dal risultato dell’Opas su RCS».
Prima conclusione tratta dalla conferenza di presentazione dei palinsesti di LA7: Urbano Cairo non ha intenzione di rinunciare ai suoi asset, indipendentemente dal risultato dell’Opas su RCS. «Nell’ipotesi che l’Opas su Rcs non andasse bene, ma non ci credo, La7 me la tengo strettissima, anzi, lanceremo nuovi canali», ha detto, con un occhio a Fabrizio Salini, direttore di LA7 e LA7D, che all’attivo ha il lancio di reti native digitali come Giallo e Focus. Poi ci sono le novità di stagione, orientate a consolidare il canale numero 7 del Digitale Terrestre su un profilo di infotainment marcato, smarcandosi da esso per virare sull’entertainment puro soltanto quando si parla del ritorno di Eccezionale Veramente, che «Ha contribuito, assieme a A cena da me, ad allargare la platea del nostro pubblico a una fascia più giovane rispetto a quella consolidata dei nostri canali». In attesa di trovare un rimpiazzo di Maurizio Crozza, «Ma questo riguarda gennaio, perché durante l’autunno rimarrà con noi sia con Crozza nel Paese delle Meraviglie, sia con DiMartedì».

SCANZI, MINOLI, TELESE, GUZZANTI, FLORIS.
Con Futbol, da martedì 12 luglio in seconda serata su LA7, condotto da Andrea Scanzi, il calcio entra nei palinsesti di rete, anche se in formato talk. «Un mix tra un talk show sportivo e le storie di Federico Buffa», precisa Cairo, «ma anche un modo per parlare di sport aggirando i costi elevatissimi dei diritti. Sarà uno show ironico, accattivante, la prima puntata prevede un’intervista in esclusiva a Giampiero Ventura, ex allenatore del Torino, oggi CT della Nazionale». Poi, da settembre, Giovanni Minoli sarà padrone dell’access prime time della domenica con le sue interviste Faccia a faccia. Torna all’ovile Luca Telese, «Che ha vissuto un’esperienza a Mediaset e oggi è pronto a collaborare con noi di nuovo, umanamente e professionalmente arricchito. Guiderà un programma di cronaca, perché abbiamo visto che, quando conduceva Matrix, era uno degli argomenti più apprezzati dal pubblico». Senza scordare un altro ritorno, quello di Sabina Guzzanti, per il momento solo con delle incursioni satiriche all’interno di PiazzaPulita di Corrado Formigli, confermatissimo come Gianluigi Paragone con La Gabbia. Quanto a Giovanni Floris, il patron di LA7 snocciola numeri incoraggianti: «DiMartedì ha battuto Ballarò per 20 serate a 18, con un incremento notevole negli ultimi mesi. Floris è un fiore all’occhiello, con lui stiamo ragionando anche su uno spin-off del suo programma. Potrebbe chiamarsi Di-Arte-Dì, perché parlerà del patrimonio artistico italiano e lo racconterà da un punto di vista inedito».
MENTANA, MISS ITALIA, ECCEZIONALE VERAMENTE
Se Enrico Mentana guiderà, oltre al tg, una serie di speciali d’avvicinamento al referendum di modifica costituzionale del 6 novembre, rimane confermato l’appuntamento con Miss Italia, condotto da Francesco Facchinetti e da una giuria ancora da allestire. Il mistero sui giudici rimane anche per il talent show sui comici, nel quale per ora l’unico nome sicuro è quello di Diego Abatantuono.
IL NODO CROZZA
Da gennaio 2017 Maurizio Crozza approderà a Discovery, ma Cairo non ne fa un dramma: «Sono un fan di Crozza, con lui i rapporti sono eccellenti. Negli ultimi tempi, però, Crozza nel Paese delle Meraviglie ha subito una flessione di ascolti del 40% rispetto al suo picco. Oggi è inchiodato sul 7% in prime time, ha un costo produttivo elevatissimo per sole 24 ore complessive stagionali di messa in onda. Avremmo rinnovato con lui se avesse accettato un contratto a costi più contenuti, ma giustamente ha preferito cavalcare il suo momento e accasarsi altrove. Con la sua uscita abbiamo a disposizione un tesoretto di 10 milioni di euro da investire in nuove idee».
LA COMPETIZIONE
Dopo aver smentito le voci su un ritorno de Le Invasioni Barbariche («Il format è nostro ma per ora non intendiamo riproporlo») e su un arrivo di Barbara D’Urso («Non ci sono mai stati contatti»), l’editore si concentra sulla raccolta pubblicitaria del suo gruppo: «In crescita per i periodici, nel primo semestre, del 5%, mentre per la tv il semestre dovrebbe chiudere a +2% con luglio a +7%» e sulla concorrenza con TV8 e Nove: «Le sfide mi entusiasmano. Fino a oggi, siamo riusciti a incrementare i nostri ricavi tagliando i costi, senza però tagliare i dipendenti. Siamo in grado di competere con avversari più facoltosi». In attesa del responso nella sfida più appetitosa, quella con Bonomi per RCS: «Se dovessi prendere il controllo di RCS, penserei a potenziare il brand del Corriere della Sera e di inserti come Sette e IODonna. Li immagino con una linea editoriale più caratterizzata, smart e al passo coi tempi. E con una raccolta pubblicitaria notevolmente incrementata, in linea coi numeri di copie vendute dalle testate, non in ribasso come è oggi». Insomma, dietro la voce accomodante, con la battuta sempre pronta, c’è il ruggito di chi sa posizionarsi strategicamente sul campo di battaglia. Staremo a vedere.

Gabriele Gambini
(nella foto Urbano Cairo)