Pubblicato il 08/07/2016, 15:34 | Scritto da Gabriele Gambini

Fabrizio Ievolella: Vi racconto Dry, una nuova casa di produzione

Fabrizio Ievolella: Vi racconto Dry, una nuova casa di produzione
Quattro soci, tutti ex di Magnolia, hanno dato vita a una nuova casa di produzione, all’interno della galassia di Banijay Group. Ai microfoni di TvZoom parla l’amministratore delegato.

Fabrizio Ievolella: “Le nostre peculiarità sono la cura del dettaglio e la capacità di creare format originali”

 

Si chiama Dry, acronimo di Don’t Repeat Yourself, è una nuova realtà nell’ambito delle produzioni televisive e nasce dalla sinergia creativa di Fabrizio Ievolella, Danila Battaglini, Francesco Lauber e Leopoldo Gasparotto, soci con una lunga militanza sul fronte dell’ideazione e della produzione di formati originali, che ha nel rapporto con Magnolia un denominatore comune professionale riconoscibile. La società è partecipata dal colosso internazionale Banijay, che ne detiene una quota di minoranza. Si appresta a entrare nel mercato sfruttando i tratti di fluidità che quest’era garantisce in termini di multipiattaforma, contaminazione di generi e interscambio tra realtà internazionali anglofone – da sempre leader nel dettare i tempi delle novità sul piccolo schermo – e pensiero strategico italiano.

Con una chiave di raccordo: il racconto della contemporaneità, sempre più in appalto alla tv e ai suoi generi, dal dating al cooking, dalla musica alle componenti aspirational del quotidiano. Non scordando i meccanismi branded content, sviluppati per colpire un target preciso, profilato, non più spettatore passivo, ma fruitore consapevole di programmi ad hoc, sganciati dalla vecchia logica delle sponsorizzazioni in tv. «Proprio l’osservazione del quotidiano, la rielaborazione delle esperienze personali e professionali di ciascuno di noi soci – precisa Fabrizio Ievolella, chief executive officer di Dry – concorre a sviluppare i nostri progetti. Senza scordare un rapporto scambievole col pubblico, anche grazie ai social e a possibilità di interazione un tempo impensabili, utili per costruire un’efficace comunicazione per immagini attraverso una storia riconoscibile per cura maniacale dei dettagli. Lo scambio con l’utenza è equo, permette di arricchire la componente identitaria di un programma e le aspirazioni che il pubblico riserva in essa. Anche da lì partiremo nell’ideare nuovi contenuti. Un esempio calzante di tutto questo è il positivo riscontro di Undressed, venduto in otto Paesi, a cui noi soci di Dry abbiamo partecipato in modo significativo». Ai microfoni di TvZoom, Ievolella presenta nel dettaglio alcune caratteristiche di Dry.

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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Fabrizio Ievolella)