Pubblicato il 26/06/2016, 16:02 | Scritto da Tiziana Leone

Pietro Valsecchi: “Quattro film tv per raccontare tutto il bello dell’Italia”

La Toadue realizzerà per Mediaset quattro film dedicati ad altrettante figure emblematiche della nostra cronaca, uccise dalla mafia.

Libero Grassi, Renata Fonte, Mario Francese e Emanuela Loi. Uomini e donne uccisi dalla mafia per il loro impegno civile. Com’è nata l’idea di questo nuovo progetto di fiction?

«Ci siamo visti con Umberto Ambrosoli con cui vent’anni fa avevo realizzato Un eroe borghese di Michele Placido e ci siamo messi a parlare di storie di uomini e donne coraggiosi, costretti a diventare eroi loro malgrado».

E avete scelto di raccontare le storie di Libero Grassi, Renato Fonte, Mario Francese e Emanuele Loi. Come mai?

«Volevamo trovare figure che fossero un esempio per i giovani, storie che fossero in linea con quanto già fatto in fiction come quelle su Moro, Borsellino o Maria Montessori. Sarà la prima serie di altre che ne verranno per raccontare la parte bella dell’Italia».

A che punto siete per la realizzazione di questi quattro film?

«Ancora nella fase embrionale: iniziamo a mettere insieme i ricordi, a sentire le famiglie che sono state totalmente coinvolte in questo progetto. Sono una parte fondamentale».

Quando girerete?

«Cominciamo a novembre, e saremo pronti per uscire ad aprile prossimo. Vogliamo entrare nelle case e nelle scuole».

Avete chiesto aiuto alle istituzioni?

«Le istituzioni ci aiuteranno, faremo importanti anteprime a Palermo, ci preme raccontare fedelmente queste storie per trasmettere il pensiero positivo,il fatto che le idee non si spezzano mai. Proprio per questo non finiremo mai il racconto con la morte del protagonista, ma andremo oltre per mostrare al pubblico quello che è successo dopo ».

La Taodue può realizzare serie come queste anche grazie al successo dei film di Checco Zalone, da lei prodotto…

«Checco Zalone grazie ai 70 milioni di incasso aiuta anche e soprattutto il cinema italiano».

Il cinema italiano che però non lo premia, come dimostrato ai David di Donatello…

«Zalone non ha bisogno di David, loro avrebbero dovuto darglielo, ma non l’hanno fatto, la figuraccia è la loro.

Il prossimo film di Zalone quando arriverà?

«A fine 2017»

Quindi lo sta già preparando?

«Sì».

Sarà un altro record?

«Faremo un record al negativo, perché è impossibile battere quanto fatto con Quo Vado?»

Batterete ancora Guerre stellari?

«Zalone è una stella vera che brilla più di qualsiasi altro».

Tempo fa si era parlato di una vostra fiction sulla storia di Yara Gambirasio, si farà?

«Vedremo. Ora sono concentrato su questo nostro impegno civile per la divulgazione di storie esemplari, legate alla lotta contro le mafie».

Ha detto che questi quattro film sono solo i primi di una lunga serie. Ha già in mente altre figure esemplari da raccontare?

«È presto per parlarne, ma mi vengono in mente figure come quelle di Mario Fava e del giudice Livatino».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Pietro Valsecchi)