Pubblicato il 23/06/2016, 14:34 | Scritto da La Redazione

Marinella Soldi non fa prigionieri, il primo a farne le spese è Urbano Cairo

Cairo scansati, la regina della tv è Marinella

Rassegna stampa: Panorama, pagina 10, di Antonella Piperno.

Dopo aver strappato Crozza a La 7 (e schivato la presidenza Rai) la Soldi, ad di Discovery Italia, continua a espandersi.

Meno male che un anno fa non ha ceduto alle lusinghe di Matteo Renzi che la voleva alla presidenza Rai. Se avesse varcato quella porta a quest’ora, anziché imporsi come la nuova king maker della tv che ha clamorosamente sfilato Maurizio Crozza a La7 (e alla Rai che lo corteggiava pesantemente), sarebbe al mesto posto di Monica Maggioni, alla vigilia della presentazione di palinsesti che non promettono faville. E invece, inchiodandosi tenacemente a Discovery Italia, l’amministratore delegato Marinella Soldi (anche direttore generale di Discovery Networks Sud Europa) ha fatto bingo: nei palinsesti del canale generalista 9 acquisito a gennaio dal gruppo L’Espresso, accanto a Crozza (ingaggiato, si dice, per 3 milioni e mezzo di euro a stagione) spiccano Max Giusti, Giancarlo Giannini e, tra l’altro, la fiction di Fabio Volo.

Soldi tiene saldamente in mano il timone a Milano ma è cresciuta a Londra, dove ha studiato alla London school of Economics, ed è nata 49 anni fa in Toscana, «nel giorno dell’alluvione» come recita fieramente il suo curriculum. Sognava di scrivere sull’Economist, ma le è andata molto meglio: dopo un incarico dirigenziale in Mc Kinsey & Company, la wonder woman della tv che parla quattro lingue, pratica tre sport (yoga, running e trekking) e cita spesso Steve Jobs è sbarcata, come il dg Rai Antonio Campo Dall’Orto, a Mtv, dove è stata anche direttore generale Italia. Approdata sette anni fa al colosso televisivo statunitense, da direttore di Discovery Italia la donna che ha detto no a Renzi ha dato vita alla multimedia company cui ora aspira Campo Dall’Orto: nata come pay tv, oggi ha sei canali nel portfolio a pagamento, sette in chiaro (tra cui spiccano DMax e Real Time che strizzano l’occhio rispettivamente al pubblico maschile e quello femminile) e da un anno OTT Dplay, che consente di vedere gratuitamente su Internet i programmi in chiaro.

Brand multipiattaforma che navigano tra fiction, intrattenimento e sport e che hanno promosso Discovery Italia a terzo polo televisivo: 7,2 per cento di share sul pubblico totale, 9,3 sul target commerciale dei 15-54enni e il 10 per cento su quello dei 15-34enni. Sebbene Soldi non sia una grande twittatrice (il suo account, dove è follower di Laura Boldrini, di Valore D, l’associazione che promuove la leadership femminile, ma anche dei Coldplay, è fermo dal dicembre scorso) i profili social della tv hanno 5 milioni di follower. Può bastare? No, perché Soldi ha appena stretto pure un accordo con Vodafone per portare i canali free su Vodafone tv. «In un mondo in cambiamento noi vogliamo esserci» ha spiegato lei, che non a caso per il suo profilo Linkedin ha scelto la frase di Charles Darwin «Non sono i più forti a sopravvivere, ma chi risponde meglio al cambiamento». Tant’è che per rendere più versatili i suoi 350 dipendenti, pare li coinvolga in estenuanti giochi di ruolo, i creativi impegnati a sfornare idee nel ramo vendite, i commerciali a inventarsi un canale.

Tredici anni fa, per seguire meglio i suoi due figli maschi, si è reinventata anche lei, fondando una società di sviluppo della leadership, la Soldi Coaching/Glitz. E adesso la donna più potente della tv è salita pure al Colle, da Sergio Mattarella per ritirare il premio Bellisario, il riconoscimento che va alle punte di diamante del mondo femminile. È convinta che in Italia ci sia una certa disabitudine a vedere una donna al potere. Ma ora che ha fatto lo sgambetto a Urbano Cairo e alla Rai qualcosa cambierà.

(Nella foto Marinella Soldi)