Pubblicato il 13/06/2016, 13:33 | Scritto da La Redazione

I dati delle tv in streaming in crescita quest’anno, ma poi rallentano

I dati delle tv in streaming in crescita quest’anno, ma poi rallentano
Secondo una ricerca di Pricewaterhouse Cooper Netflix deve fare meno paura agli editori tradizionali. Così Stefano Carli su “Affari&Finanza”.

Netflix adesso fa un po’ meno paura

Rassegna stampa: Affari&Finanza, pagina 5, di Stefano Carli.

Il ciclone Netflix spazzerà via la vecchia tv: sì, forse un domani. O forse dopodomani. Ma per ora pare che Rai, Mediaset, Sky, Cairo e tutti quelli che stanno investendo in nuovi canali, pay o in chiaro, da Discovery a Viacom (e nuovi arrivi sono attesi a breve) possano dormire sonni, magari non proprio tranquilli ma non certo tormentati dall’incubo di milioni e milioni di spettatori in fuga verso la streaming tv di Reed Hastings. Il tranquillante si trova nei numeri del rapporto di Pricewaterhouse Cooper Global Entertainment e Media Outlook 2016-20 pubblicato la scorsa settimana. Nel capitolo sull’Italia snocciola le previsioni sulla crescita del mercato Svod, ossia la streaming tv con abbonamento fisso mensile. Dove operano Netflix e anche Infinity di Mediaset, Tim Vision e Sky Online. Secondo PwC il comparto quest’anno crescerà del 100%. Ma rallenterà subito. La crescita sarà del 24% nel 2018, del 18% nel 2019 e sotto il 10% nel 2020, quando il valore di mercato si attesterà sui 126 milioni di dollari.

(Nell’immagine il logo di Netflix)