Pubblicato il 10/06/2016, 15:30 | Scritto da La Redazione
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Maurizio Gasparri insulta Ilaria Dallatana (Rai 2) sul Tempo

Maurizio Gasparri insulta Ilaria Dallatana (Rai 2) sul Tempo
L’ex ministro, in una letteral quotidiano romano, attacca frontalmente la direttrice del secondo canale di Viale Mazzini, ascoltata in Commissione di Vigilanza.

Gasparri: “Tana per la Dallatana e Rai 2”

Rassegna stampa: Il Tempo, pagina 10, di Maurizio Gasparri.

Li abbiamo fatti uscire «dalla tana». Scena: commissione parlamentare di Vigilanza Rai, Palazzo San Macuto, Roma. Oggetto: audizione del nuovo direttore di Rai 2, Ilaria Dallatana. Si pone il caso Virus e la clamorosa e vergognosa censura nei confronti di un libero giornalista come Nicola Porro. Dallatana risponde con espressioni di circostanza per difendere una scelta dovuta al nuovo orientamento iperrenziano del servizio pubblico. Ma, siccome il diavolo fa le pentole e non i coperchi, siamo riusciti a estrarre la direttrice… dalla tana, facendole alcune semplici domande: è vero che lei proviene dalla società di produzione televisiva Magnolia? È vero che Magnolia è stata fondata e guidata da Giorgio Gori, già primo sostenitore nel campo della comunicazione di Matteo Renzi e ora sindaco Pd di Bergamo? È vero che Rai 2 manderà in onda un programma, il Collegio, prodotto da Magnolia e guarda caso ambientato appunto in un collegio che si trova nei pressi di Bergamo?

Candidamente la neo direttrice ha ammesso che il programma è prodotto da Magnolia, che lei è stata un’importante dirigente e addirittura fondatrice e azionista della società guidata da Gori, e che il Collegio è stato scelto proprio nei pressi di Bergamo. Alla mia obiezione circa l’evidente conflitto di interessi tra il suo ruolo passato e presente, gli affari di Magnolia e addirittura la geografia italiana piegata alle esigenze dei neofiti del renzismo, Dallatana ha ribattuto come poteva, sommersa dalle risate dei membri della Vigilanza. Questi nuovi esponenti renziani sono grotteschi. Il loro servilismo non ha confini. La spiegazione di Dallatana circa la selezione avvenuta, secondo lei, «con criteri di assoluta trasparenza», sarebbe degna di una trasmissione comica tipo «Made in Bergamo». La morale? Non dobbiamo preoccuparci. Più che pericolosi questi uomini e queste donne del nuovo corso renziano sono ridicoli e inconsistenti. Devono averli trovati in un campo. Dall’Orto.

(Nella foto Ilaria Dallatana)