Pubblicato il 31/05/2016, 15:30 | Scritto da La Redazione

Continua la guerra tra Ballarò e il Pd: Giannini in uscita

Continua la guerra tra Ballarò e il Pd: Giannini in uscita
Alla puntata di questa sera il conduttore Massimo Giannini invita Salvini e dal Nazareno parte la bordata: “Un veto contro il primo partito del Paese”.

Ballarò condannato a morte sbanda a destra. E il Pd s’infuria

Rassegna stampa: Il Tempo, pagina 12, di Antonio Angeli.

Alla puntata di questa sera il conduttore Massimo Giannini invita Salvini e dal Nazareno parte la bordata: “Un veto contro il primo partito del Paese”.

Che fine farà Ballarò, trasmissione di Rai 3 pronta a essere rottamata dalla new wave renziana, non è chiaro: potrebbe diventare un rotocalco vegano o una rassegna di sketch in stile Scherzi a parte con coinvolti dei politici. Più chiaro il destino dell’attuale conduttore, Massimo Giannini, che probabilmente dovrà tornare alla carta stampata condannato dalla sua scarsa simpatia per gli ambienti renziani. Certo e stracerto invece il programma di questa sera della trasmissione: l’Italia nell’emergenza, immigrazione, bambini

poveri, crisi economica e il governo che fa solo promesse. Ospiti della serata

il leader della Lega Matteo Salvini, l’editorialista del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli e l’antropologa Amalia Signorelli. Tutto qui? No, c’è anche la Gialappa’ s Band. Oibò, e nemmeno una celebrazione dei trionfi Renziani? No, la celebrazione non c’è e per dovere di cronaca ricorderemo che la precedente puntata era incentrata sul leader della Cgil Susanna Camusso che, notoriamente, non è una che sta lì ad allisciarsi il governo.

Ballarò sarà anche condannato, ma certe cose a ridosso delle elezioni non passano inosservate così Alessia Rotta della segreteria del Partito Democratico, responsabile Comunicazione ha preso carta e penna e ha scritto: «Secondo indiscrezioni insistenti, per la seconda settimana di seguito, il Partito Democratico verrebbe escluso da Ballarò, proprio a ridosso delle elezioni amministrative. Quali sono le motivazioni reali dietro questa decisione? Non vorremmo che dietro presunti calcoli sui dati dell’Osservatorio di Pavia ci sia la volontà di avvantaggiare qualcuno a discapito del primo partito in parlamento». E ha proseguito: «Anche nell’ultima puntata prima del voto, ci troveremmo di fronte ad un veto nei confronti del primo partito italiano, i cui candidati si trovano a concorrere contro tutti i partiti di opposizione ha aggiunto Rai 3, con il suo principale spazio di informazione, in prima serata, vuole discriminare gli esponenti del PD? Se fosse confermato, ci troveremmo di fronte ad una grave violazione del pluralismo e della par condicio». Dà manforte alla compagna di partito il senatore Stefano Esposito: «Solo una domanda – chiede via Twitter – Perché #Ballarò vuole tenere il Pd fuori dalla trasmissione per la seconda settimana di seguito? #imparcondicio». È una domanda retorica: Tra Ballarò e il Pd siamo ai ferri corti. E, come si dice a Roma: «La guerra è guerra». Altolà Massimo Giannini.

(Nella foto Massimo Giannini e Matteo Renzi)