Pubblicato il 05/05/2016, 11:32 | Scritto da La Redazione

La Rai in rosso di 25 milioni. Campo Dall’Orto punta ai Mondiali 2018

Rai, perdite ridotte nel 2015

Rassegna stampa: Il Sole 24 Ore, pagina 15, di Marco Mele.

Il cda approva all’unanimità il bilancio: rosso di 25,6 milioni contro i 175,8 del 2014. Campo Dall’Orto: vogliamo acquisire i diritti per i Mondiali del 2018.

Il Cda Rai approva il bilancio 2015 all’unanimità e l’azienda pubblica annuncia di voler acquisire i diritti dei mondiali di calcio del 2018, che si svolgeranno in Russia. Nel consiglio di amministrazione si allentano le tensioni e torna il sereno mentre in Vigilanza non mancano critiche e perplessità sul Piano industriale e su alcune decisioni aziendali, come quella sulla rimozione del direttore del personale, della quale non si è discusso nel cda di ieri, ma solo nel “preconsiglio” del giorno precedente. Il bilancio del gruppo Rai, incluse le consociate, chiude in perdita per 25,6 milioni di euro, in calo rispetto ai 175,8 milioni del 2014, anno in cui la Rai ha subito un prelievo straordinario dal canone di 150 milioni (con tanto di ricorso del precedente cda che, però, potrebbe essere “ritirato” nei prossimi mesi).

Nel 2014, inoltre, la Rai ha avuto maggiori costi per i grandi eventi sportivi, come negli anni pari. I ricavi sono pari a2,49 miliardi di euro rispetto ai 2,48 del 2014. Il canone rappresenta la maggiore fonte di entrata, con 1,63 miliardi

(+494 milioni, per il maggior prelievo), mentre la pubblicità ha dato introiti per 658 milioni (15 in meno dell’anno precedente, che aveva maggiori ricavi pubblicitari per i grandi eventi sportivi); vi sono poi altri ricavi per 196,8 milioni di euro. I costi del gruppo Rai calano del 5,2%, scendendo a 1,96 miliardi di euro rispetto ai due miliardi e passa del 2014, anche in questo caso perché in quell’esercizio vi erano stati quasi 95 milioni di costi per i mondiali di calcio (la Rai non ha trasmesso, per la prima volta nella sua storia, le Olimpiadi invernali di Sochi). Nell’audizione di oggi in Vigilanza, Antonio Campo Dall’Orto, dg della Rai, ha ricordato come quel bilancio si è giovato della plusvalenza di 228 milioni ricavata dalla quotazione in Borsa del 30,5% di RaiWay, la società che gestisce impianti e rete di trasmissione.

Il risultato netto migliora, grazie anche alla riduzione degli interessi passivi dovuta all’emissione di un prestito obbligazionario 2015-2020 per 350 milioni

di euro, destinato a investitori istituzionali. Il bilancio della capogruppo Rai Spa chiude in perdita di 46 milioni, con una riduzione sia dei costi esterni sia di quelli per il personale, ma anche con una riduzione degli altri ricavi per 53 milioni. In Vigilanza, Campo Dall’Orto ha presentato le previsioni aziendali sul canone dal 2016 al 2018, anticipate nell’intervista a Il Sole 24 Ore del 21 aprile: l’azienda stima maggiori entrate per 174 milioni su un extragettito di 300 milioni dal quale detrarre l’Iva, la tassa di concessione e il prelievo del 5% fissato dalla legge di stabilità 2015. Le famiglie paganti dovrebbe salire da 15,5 a 23 milioni (su 25 milioni di utenze elettriche “prima casa”), con un tasso di morosità che dovrebbe crollare dal 27 all’8% delle famiglie, con un’ulteriore riduzione dello 0,5% annuo nel 2017 e nel 2018. Nel corso dell’audizione non sono mancate le critiche, insieme agli apprezzamenti, su Piano industriale e scelte aziendali. Salvatore Margiotta, Pd, si chiede quale sia il ruolo della direzione informazione, definendo “imbarazzante” l’audizione della Rai sul caso Vespa-Riina junior. Maurizio Gasparri, Pdl, critica l’assunzione di 22 dirigenti esterni, «a fronte di 900 contenziosi aperti con l’azienda pubblica da dipendenti o dirigenti».

(Nella foto Antonio Campo Dall’Orto)