Pubblicato il 30/04/2016, 16:32 | Scritto da Hannibal

Fedez litiga anche con la Siae e passa in Soundreef

Fedez litiga anche con la Siae e passa in Soundreef
Rivoluzionario alla Che Guevara, ma forse più simile al Guido Tersilli di Alberto Sordi, e pronto per le litigate tv con Tina Cipollari. La nuova crociata del rapper milanese è sui diritti d’autore.

Dopo Gasparri, Salvini e il vicino di casa ora tocca alla Siae.

E così, dopo aver discusso con la polizia, con Gasparri, con Salvini e pure con il condominio, Fedez ha deciso di annunciare che ha litigato anche con la Siae. Buon per lui, se questo gli conviene. Certo appare curiosa una battaglia di presunta libertà alla vigilia della presentazione del nuovo disco, non a caso spifferata con una mano mentre con l’altra si diffonde la foto di copertina dell’imminente cd. Il novello Che Guevara milanese nelle sue esternazioni appare, per la verità, sempre più simile al professor Guido Tersilli di Alberto Sordi (no, Fedez, non prendertela su Twitter con Sordi, non ti risponderebbe…): una rivoluzione dovrebbe essere un po’ più disinteressata rispetto alla necessità di fare pubblicità ai propri dischi. Questa roba ha un nome semplice e abusato in Italia, si chiama conflitto di interessi. Ma Fedez si guarda bene dal sottolinearlo (e i giornalisti di sinistra neanche glielo chiedono, neanche Andrea Scanzi, che pure la leggenda narra che sia specializzato in domande scomode). Peraltro sarebbe anche curioso sapere, per chiudere il cerchio, se e quanto Fedez abbia incassato dalla Soundreef (società alternativa alla Siae) per fargli da testimonial: nulla di male, per carità, un testimonial viene normalmente retribuito.

Però è sempre bene sapere a quale tipo di rivoluzionario andar dietro nella vita e che prezzi paga oppure se, invece di pagarli, li sfrutta. Vero è che la deriva attaccabrighe di Fedez ha ormai un metodo reiterato: individuare un nemico e attaccarlo per andare sui giornali o sui blog. Anche in questo caso, niente di male, ci sta: lo ha fatto anche con qualche giornalista che lo aveva criticato, rimproverandolo pubblicamente di aver chiesto in precedenza i biglietti per un suo concerto. Una mentalità che denota il personaggio al quale evidentemente hanno insegnato, non senza qualche ragione, che i giornalisti vanno comprati e silenziati a suon di biglietti omaggio e regalie. Vedremo se la filosofia della lite condominiale estesa all’infinito porterà benefici al giovane rivoluzionario milanese: se andrà male il disco, c’è sempre un mondo di posti dove andare a capitalizzare il metodo del litigio, Tina Cipollari e l’Isola dei Famosi lo aspettano a braccia aperte.

Hannibal

(Nella foto Fedez)