Pubblicato il 18/04/2016, 11:34 | Scritto da La Redazione

Bonolis: Questa è l’apocalisse tv. Henger: Non rinnego il porno

Bonolis no limits: “Altro che tv trash questa è l’apocalisse”

Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 34, di Silvia Fumarola.

Travolto dalle critiche e sul podio degli ascolti, il conduttore di “Ciao Darwin” risponde alle accuse: “Dicono che il mio show sia la fine dell’umanità? Era esattamente quello che volevo mostrare”

Le caprette brucano cereali sparsi sul corpo ricoperto di miele di due concorrenti in bikini, poi entrano i caproni e le galline. Su Canale 5 pubblico di Ciao Darwin entusiasta. Su Rai 1 Laura Pausini canta con Eros Ramazzotti, spettatori in estasi. Ci sono due Italie davanti alla tv? E se Paolo Bonolis, superando tutti i limiti, con il suo show del 1998, nel 2016 continua a stravincere (27% di share), è davvero la fine, come ha twittatto Craig Silverman, super analista del web, direttore del sito BuzzFeed Canada? Ospite del Festival del giornalismo di Perugia, facendo zapping, non credeva ai suoi occhi: «C’è uno show sulla tv italiana chiamato Ciao Darwin ed è probabilmente la fine dell’umanità».

Bonolis, è la fine dell’umanità?

«Silverman ci ha visto in pieno, è quello che volevo raccontare: Ciao Darwin mostra i prodromi dell’apocalisse. Non esibiamo i mostri, quell’umanità esiste: è il vicino di casa».

Si può ironizzare su personaggi stravaganti, ma l’insieme vira sul trash.

«Le critiche sono basate sul concetto di volgarità, ma Ciao Darwin non è volgare: è grottesco e c’è una differenza sottile. Tanti non l’hanno compreso, altri non l’hanno voluto capire. L’esasperazione dei toni, l’esibizionismo, sono condanne grottesche a cui l’umanità viene sottoposta. Cercando di esorcizzarla, mostriamo la realtà: il mondo è questo, anche se non lo vogliamo vedere. Una risata ci seppellirà».

C’è poco da ridere.

«La gente si diverte. Vede, è facile dire “lo show è tutto tette, culi e esibizionismo”».

Però ci andiamo vicino.

«Può fare ascolto solo un lato B, una bella ragazza o un bel figliolo? No, glielo dico io. Uno show non fa il 27% di share perché c’è una modella che sfila. I commenti sui social non riguardano i corpi, scrivono: “Hai visto che ha fatto?”, “Hai visto che ha detto?”».

Beh, ma si vedono cose folli e se alla domanda: l’opposto dell’Antartide?, uno risponde “Anti-Antartide” viene pure il sospetto che ci sia la zampa di un autore.

«Tutto vero, mi stupisco anch’io mi creda. E quello scatena il divertimento. Ciao Darwin è un gigantesco patchwork di varietà».

La preoccupava la sfida con Laura&Paola?

«Non vivo le sfide, spero sempre che i teatri siano pieni e gli show facciano ascolto. Poi sono contento, è ovvio. Il successo non puoi aspettartelo, puoi solo lavorare».

Davvero le critiche non la feriscono?

«Sa cosa dice Anton Ego nel film Ratatouille? “La critica, anche la più feroce, ha meno vita del più mediocre dei prodotti che va a criticare”, la critica deve intellettualizzarsi, prendere le distanze da ciò che è pop. Darwin deve divertire di nascosto non alla luce del sole».

Bonolis, lei è meglio dello show che fa: le dispiace se dicono che è un talento sprecato?

«Mi fa sorridere. In 35 anni di televisione di cose ne ho fatte tante: Il senso della vita, Sanremo, l’Arena di Verona, il gala dell’Expo, roba più stilosa, pensata, ma se questo presunto talento si manifestasse solo in quelle circostanze non sarebbe giusto. Bisogna saperlo impiegare in una cosa difficile come far divertire, cavalcando un mondo che non mi appartiene in cui mi calo con quei ritmi».

Glielo ordina il medico?

«No. Il pubblico. Il pubblico ha richiesto Ciao Darwin. La realtà prevede l’esistenza di cotante umane genti, se vuole facciamo finta che non esistano, ma vivono tra noi e sono state trasformate da una cultura che manipola e deturpa a seconda dei mercati».

Cosa vuol dire?

«In tv puoi informare, emozionare o divertire. Scegliendo una di queste strade devi percorrerla senza indugi, il divertimento a Darwin è vero. Il copione serve a sostenere l’impatto imprevedibile della natura umana che entra in scena».

In fondo è un cinico.

«Quando vai in guerra acquisisci il distacco e questa è una guerra sociale, grazie a Dio non ci sono morti».

Dal 1998 al 2016 c’è un’altra Italia, ma il pubblico di Ciao Darwin è ancora lì. Non le fa impressione?

«Mi fa pensare che il linguaggio è corretto, e un prodotto pop funziona indipendentemente dalle epoche perché è trasversale. Un pubblico ci ha ritrovato e i giovani che non guardano la tv hanno percepito il politically incorrect perché ci divertiamo a essere scaffale degli Stati Uniti. Basterebbe non essere ipocriti».

Tra autenticità e trash c’è un mondo…

«Li sente i rappresentanti al governo? E lei s’imbarazza per Darwin? Le iene chiedevano cos’è la Costituzione, nessuno sapeva rispondere. Sono nostri rappresentanti. E lei si sgomenta per l’esuberanza di certi personaggi?».

 

Eva Henger: “Il passato porno? Non mi pento. Ma Siffredi pensi a sua moglie”

Rassegna stampa: Libero, pagina 19, di Alessandra Menzani.

“Sono soprattutto le donne a rinfacciarmi il mio vecchio lavoro”. “Rocco mi critica, dice che rinnego i film hard, però Rosza ha fatto il mio stesso percorso. Lo scontro fra mia figlia e la Ventura all’Isola»? Simona voleva distruggere i giovani”.

Il naufragio di Simona Ventura all’Isola dei famosi è stato il caso televisivo della settimana. Nel reality dall’Honduras, la conduttrice eliminata nella puntata di lunedì scorso su Canale 5 aveva un plotone di nemici: l’attore Jonas Berami, che l’ha battuta al televoto, la modella Gracia de Torres, con cui si è azzuffata in diretta, e Mercedesz Henger, che l’ha mandata in nomination, l’ha definita una «non brava persona» e non aveva nei suoi confronti nessun timore reverenziale. La Ventura, sull’Isola, ha persino pianto dicendo che «la gente non mi vuole bene». Intanto la giovane Mercedesz, figlia dell’ex pomo attrice Eva Henger e del produttore hard (scomparso nel 2012) Riccardo Schicchi, prosegue la sua cavalcata verso la finale. La ragazza, 22 anni, puntata dopo puntata si sta rivelando una concorrente forte e papabile per la vittoria. Eva Henger spiega come ha fatto sua figlia a tener testa alla Ventura e a farsi largo.

Anche se Mercedesz non era famosa sta andando avanti nel programma. Se lo aspettava?

«No. Soprattutto vedendo i nomi importanti con cui gareggia. Molti la definiscono “Isola dei non famosi”, ma io dico che sono stati scelti personaggi che vengono da mondi diversi: la musica con Marco Carta, la fiction Il Segreto con Jonas. Mia figlia aveva fatto alcuni film, di sicuro non era nota come tutti loro».

Ma non è laureata in psicologia?

«Sì, in psicologia clinica, le manca la specializzazione. Ma prima ha fatto 5 anni di laboratorio teatrale e ha lavorato con Giancarlo Giannini, Enrico Montesano e Franco Nero. Le hanno offerto un ruolo da protagonista con Francesco Venditti, ma c’era anche una scena di nudo: ha detto di no perché non voleva perdere gli esami universitari».

Due settimane, fa durante una prova in apnea, Mercedesz sembrava avesse avuto un malore. Alessia Marcuzzi ha urlato, la scena era drammatica. Non le sembra che l’Isola abbia esagerato?

«Mi sono spaventata molto, è stata una brutta serata. Il regista Roberto Cenci ha urlato come un matto, pensavamo avesse visto qualcosa di sinistro. Io urlavo “Tiratela fuori!”. Pensavo avesse avuto un embolo o un’ischemia. A mente fredda penso che la stessa produzione si sia accorta che quella puntata era troppo tesa. Penso che Alvin abbia sbagliato, precedentemente, durante la lotta nel fango, a dire “non ci sono regole”. È una competizione, devono esserci delle regole».

Simona Ventura è uscita. Come se lo spiega?

«Non penso che la colpa sia di Mercedesz, che l’ha messa in nomination dopo essere stata nominata da Simona a sua volta. La Ventura ha perso al televoto contro Berami e Stefano Orfei, ma sinceramente penso che sarebbe stata battuta da chiunque. Hanno votato contro la persona».

Perché?

«Ha pagato per aver messo in nomination Mercedesz quando aveva giurato di tifare per le donne. Per aver urlato a Jonas “tornatene in Spagna”, non pensando che in Italia ci sono un sacco di stranieri che guardano la tv e votano. Perché ha detto di odiare le tresche e invece è stata beccata che confabulava con altri tre. Ci si aspettava una donna materna, generosa, invece è apparsa come una persona che vuole distruggere i giovani».

Lei avrebbe fatto l’Isola al posto suo?

«No, io sono troppo dipendente dalla mia figlia più piccola, che ha sette anni. Questa settimana sta coi nonni e mi sento già in ansia. Io pensavo che la sua partecipazione fosse una notizia bufala, non ci credevo fino alla fine. Una diva come è stata lei non doveva tornare “umana”, una comune mortale. Quando la Ventura era conduttrice dell’Isola ha sicuramente visto tanti personaggi autodistruggersi. Do ragione a Mara Venier, che le ha sconsigliato di partecipare. Comunque stasera sarà una puntatona: Simona torna dall’Honduras e pare sia incavolata nera».

Quanto è stato difficile, per Mercedesz, crescere con una madre che di lavoro faceva l’attrice pomo?

«All’inizio avevamo un rapporto strettissimo. La portavo sempre nel marsupio anche quando lavavo i piatti. La portavo con me in auto a Venezia, dove facevo gli spettacoli, eravamo in macchina anche con mia madre e cantavamo. Finiti gli spettacoli andavamo in giro per la città o al parco di Gardaland».

E poi?

«È cresciuta, è andata a scuola. I ragazzini hanno iniziato a prenderla in giro per il mio lavoro. I bambini probabilmente sentivano i discorsi a casa dei genitori. La gente si sente autorizzata a giudicare le vite degli altri. Lei era talmente innamorata di me che, per non ferirmi, non mi diceva nulla. Anche se io non facevo più nulla nel porno. Ma lei quasi faceva a botte con i compagni. È stato difficile per lei, stava diventando aggressiva. Poi ho parlato con la scuola. Abbiamo deciso di mandarla in Inghilterra a studiare».

Quanti anni aveva?

«Diciassette. Soffriva. È diventata grande in fretta, in Inghilterra ha imparato a vivere. Le ho detto di andare a lavorare perché io non navigavo nell’oro. Ha fatto la cameriera. Ha imparato a guadagnare e a rispettare il valore dei soldi. E quello della famiglia. Abbiamo un rapporto bellissimo. È una ragazza sensibile ma anche ribelle, non agisce secondo quello che le conviene, come si è visto sull’Isola quando è entrata in contrasto con la Ventura».

Ancora oggi sui social, durante l’Isola, la gente la attacca per il suo passato hard. Invece Rocco Siffredi lo esaltano.

«Un po’ di maschilismo c’è. Su Facebook sono soprattutto le donne, però, a criticare le altre donne. Sono un po’ stufa di questo, ma pazienza. Mio marito Massimiliano ha risposto sui social, argomento chiuso».

Ma lei si pente per i film hard?

«Non mi pento di nulla. Mi dà fastidio però che Rocco dica che io e Selen (l’ex attrice hard Luce Caponegro, ndr) sputiamo nel piatto in cui abbiamo mangiato. L’attrice porno l’ho fatta per un breve periodo, poi mi sono accorta che non mi piaceva. Lo stesso ha fatto la moglie di Rocco, Rosza. Insieme abbiamo fatto le modelle e alcuni parti a luci rosse. Poi lei si è sposata e ha smesso. Quindi non c’è nessuna differenza tra me e la moglie di Rocco. Evidentemente la coerenza non è di tutti».

E che rapporti ha, invece, con Ilona Staller?

«Nessuno, da tanti anni».

Dopo il porno, Eva, è stata sdoganata in tv da Antonio Ricci che l’ha voluta in Paperissima Sprint trasformandola in un idolo dei bambini. Cosa sogna per la sua carriera?

«Adesso sostengo Mercedesz ogni lunedì all’Isola e presento le serate in piazza, faccio il mio lavoro nello spettacolo. Spesso vado in tv da Barbara d’Urso. Il mio vero progetto, una cosa che non riesco mai a fare, è andare in un’isola, ma una vera, di lusso».

Perché?

«Sono un po’ stanca di tutto. Le persone non ti conoscono ma criticano e spesso feriscono i sentimenti. Appena me lo potrò permettere, partirò».

Come mai sua figlia porta il suo cognome e non quello di suo padre Schicchi?

«In realtà lei porta il cognome del padre, Schicchi. Ma nello spettacolo è conosciuta come Henger perché nei suoi primi film, come “Bastardi” del 2008, per errore hanno scritto nei titoli così, allora lo ha tenuto. Mercedesz è un nome molto noto in Ungheria. Significa dolce merce».

Provi a pronosticare il podio dell’Isola dei famosi.

«Quello che mi piacerebbe è: prima Mercedesz, secondo Jonas Berami e terzo Christian Galella. Ma sarà difficile. Marco Carta ha 500mila fan su Facebook e anche Berami, più o meno. La modella Gracia de Torres è sincera e coraggiosa. Paola Caruso racconta frottole. Penso che vincerà una persona che non calcola mosse e sorrisi».

 

(Nella foto Paolo Bonolis)