Pubblicato il 13/04/2016, 13:30 | Scritto da La Redazione

Chiambretti difende se stesso e la Marcuzzi – Becchetti vende il 33

Il conduttore in un’intervista su “Oggi” si sfoga. In vendita a 10 milioni il canale di Agon Channel.

 

Rassegna stampa: Oggi, pagina 58, di Alberto Dandolo.

Mi criticano da anni, ma tanto io tiro dritto

“Il mio show dedicato all’Isola dei famosi va alla grande, ma c’è chi si diverte a screditarmi”, dice Chiambretti. Che qui difende la Marcuzzi e rivela: “Naufrago io? Mai, non so neanche nuotare”.

Irriverente, “strafottente” e visionario. È tornato in tv Piero Chiambretti su Canale 5 con il suo Grand Hotel Chiambretti. Gente che va e gente che viene dall’Isola dei famosi. Ed è subito polemica.

Signor Chiambretti, nonostante i critici televisivi non siano dalla sua parte, il suo show sta reggendo e raccogliendo il consenso del pubblico.

«Sì e ne sono felice. Nonostante qualche serata con un “traino” difficile, con programmi sportivi che, si sa, allontanano dalla tv il pubblico femminile, spesso abbiamo toccato punte di oltre il 13% di share. La nostra è un’impresa titanica e questi risultati ci rendono davvero contenti! Non abbiamo bisogno di un traino, basterebbe una roulotte».

Come si spiega la valanga di critiche che nelle ultime settimane le hanno riservato alcuni influenti commentatori televisivi?

«Io non ho letto quello che è stato scritto su di me e sul programma. In ogni caso questi giudizi restano confinati nell’ambito delle opinioni individuali. Non possono elevarsi a verità assolute e oggettive e soprattutto non corrispondono al vero parere della gente».

Ma tanta ferocia nei suoi confronti come se la spiega?

«Da otto anni a questa parte, ovvero da quando sono approdato in Mediaset, nessun mio programma ha ricevuto una sola recensione positiva. Mai. E qualche ragione ci sarà! Io credo che non mi abbiano mai perdonato il passaggio a una tv commerciale. Ma ne farò una ragione e continuerò per la mia strada».

Non sente sacrificato il suo estro creativo nel fare un programma che si occupa a sua volta di un altro programma, ossia L’isola dei Famosi?

«Da quando faccio televisione, faccio solo ciò che mi piace. Quest’anno l’azienda mi ha chiesto di adattare il mio show all‘Isola dei Famosi. Due piccioni con una fava! Nelle mie trasmissioni posso dire di aver intervistato tutti gli intervistatili. Non avrei saputo quali altri ospiti poter invitare quest’anno. Mancavano solo i naufraghi! Il mio programma lo definirei un piacevole esperimento».

Quindi un po’ le fa anche comodo che le arrivino gli ospiti dall’Honduras senza fare tanti sforzi?

«Non è una questione di comodità ma piuttosto di opportunità. Consideri che molti di questi personaggi sono molto vicini anche al mio mondo televisivo. Questo è un talk show in costume. E quando arriverà Gracia De Torres diventerà un talk show in bikini».

Ossia ben si adattano al suo circo catodico, alla sua propensione a creare “mostri”?

«Lo ha detto lei».

È vero che Pier Silvio Berlusconi dopo le polemiche legate ad Alessia Marcuzzi le ha imposto di non parlare di lei?

«Qui a Mediaset nessuno mi ha mai imposto nulla. Certo, in accordo con i miei autori, abbiamo preferito non cavalcare polemiche sterili».

Scusi, ma come si fa a realizzare un programma sull’Isola dei Famosi senza poter commentare (o criticare) la conduttrice?

«Alessia sarà presto nostra ospite. In quell’occasione, se vorrà, potrà rispondere lei direttamente a critiche o dissensi».

Chi vincerà l’Isola dei Famosi?

«Mercedes Henger, la vera rivelazione di questa edizione. È un po’ come il marchio automobilistico che il suo nome evoca: è difficile da rottamare!».

E Simona Ventura?

«Guardi, dopo che l’ho vista arrancare nel fango in una impari lotta contro la giovanissima Henger non le nascondo che mi ha fatto tenerezza. Credo che Simona con questa partecipazione si stia giocando molto. La Ventura è come il Torino: non è una fede, bensì una passione intesa come calvario. Io sto con lei».

Ma lei cosa davvero pensa dell’Isola dei Famosi?

«Che è una metafora della società! Non vincono i più intelligenti, ma spesso quelli più adatti al cambiamento, come sosterrebbe Darwin».

Lei sbarcherebbe mai in Honduras come naufrago?

«Mai. Non so nuotare, avrei paura di lanciarmi dall’elicottero, non so pescare. Io frequento solo alberghi a 5 stelle».

Quali novità ci dobbiamo aspettare dal suo programma che, peraltro, quest’anno mi sembra abbia come fonte di ispirazione le opere di fotografi visionari?

«Esatto, ci siamo ispirati a David LaChapelle e Pierre e Gilles. Abbiamo poi recentemente arruolato nel cast Vladimir Luxuria nei panni di Luxuria Demon. Lei sarà la parte dark, il lato oscuro e palesemente perfido della trasmissione. Ogni settimana Vladimir entrerà nei panni della cattivissima Crudelia Demon, estremizzandone l’interpretazione cinematografica di Glenn Glose. Punto fermo del programma resta poi Cristiano Malgioglio in versione sirena gaya (accudito da due “marinai-badanti”, ndr) e infine c’è una sirena vera, interpretata dalla famosa apneista Ilaria Molinari».

A proposito di sirene, lei in questo periodo è attratto dal “canto ammaliatore” di qualche bella fanciulla?

«Da quando è nata la mia bambina tendo a preservare molto la mia privacy. Certo in passato non mi sono risparmiato e ho certamente avuto una vita molto vivace da quel punto di vista. Ma oggi, oltre al lavoro, ho come unica priorità mia figlia».

Ecco, il lavoro: è vero che il prossimo anno tornerà in Rai?

«Assolutamente no. Smentisco categoricamente che ci siano trattative in corso con Viale Mazzini. Il mio contratto con Mediaset è in scadenza e dovrà essere ridiscusso. E se ci saranno le condizioni sarò ben felice di continuare a lavorare in quest’azienda».

 

Rassegna stampa: Italia Oggi, pagina 19, di Claudio Plazzotta.

Becchetti mette in vendita l’lcn 33 per 10 milioni

Movimenti attorno alle posizioni lcn del digitale terrestre televisivo. Il gruppo De Agostini sta lavorando al suo 59, lasciato libero a gennaio dalla chiusura di Gazzetta tv, per rilanciarlo con un’altra iniziativa editoriale di respiro sportivo. Invece Ign 33, quello di Agon channel, esperienza ormai chiusa in Italia (in onda, da mesi, ci sono solo repliche), è in vendita: l’imprenditore Francesco Becchetti, affiancato dallo studio legale Amiconi, avrebbe chiesto 10 milioni di euro. Cifra, invero, molto alta. Ma, come spesso accade in questi casi, si può chiudere l’accordo su importi notevolmente più bassi. Ci sarebbero già alcuni editori televisivi interessati a intavolare trattative, tra cui Turner e Viacom.

 

(Nella foto Piero Chiambretti)