Pubblicato il 05/04/2016, 11:34 | Scritto da La Redazione

I nuovi potenti della tv sono Soldi e Zappia – Asse Telecom-Vivendi sui serial tv

I nuovi potenti della tv sono Soldi e Zappia – Asse Telecom-Vivendi sui serial tv
La mappa del potere televisivo in Italia stilata dal magazine “Tivù” di Editoriale Duesse. Bene Andreatta (Rai Fiction). Ok i top manager Mediaset. E poi il gruppo francese produrrà mini serie televisive vendute in esclusiva ai clienti con cellulare Tim.

Rassegna stampa: Italia Oggi, pagina 20, di Irene Greguoli Venini.

Tv, salgono Soldi e Zappia

La mappa del potere televisivo in Italia stilata dal magazine “Tivù” di Editoriale Duesse. Bene Andreatta (Rai Fiction). Ok i top manager Mediaset.

Quello della tv è uno scenario vivace secondo la Power Map 2016, la mappa del potere televisivo in Italia stilata da Tivù, il magazine edito da Editoriale Duesse. Continua l’ascesa di Discovery Italia, con l’a.d. Marinella Soldi, e di Andrea Zappia, alla guida di Sky Italia, mentre scende Urbano Cairo. La Rai intanto si sta rinnovando e, per quanto riguarda la pubblicità, sono entrati i player nativi digitali. Sono 10 le uscite e 6 le new entry nella mappa arrivata quest’anno alla decima edizione. «Per quanto riguarda i talent, cresce una tv nazionalpopolare, perché salgono Carlo Conti, Maria De Filippi e Barbara D’Urso, mentre si abbassano i talk show con Giovanni Floris e Massimo Giannini», spiega Vito Sinopoli, presidente di Editoriale Duesse. Nell’ambito dei manager di gruppi, piattaforme e canali, «c’è la discesa di Urbano Cairo (presidente di La7 e Cairo Communication) che si deve confrontare con l’ingresso di Discovery e Sky sui tasti 8 e 9». Di contro si segnala il successo di Marinella Soldi (a.d. di Discovery Italia e general manager Southern Europe di Discovery Communication): nel 2015 il network si è confermato terzo editore nazionale con il 6,4% di share e una crescita del 9% rispetto al 2014, con Real Time, Deejay Tv (ora Nove Deejay), DMax e Giallo stabilmente posizionati tra i 20 canali più visti in Italia.

Sale anche Andrea Zappia, a.d. di Sky Italia, con abbonati che si attestano sui 4,7 milioni, mentre la pubblicità aumenta del 16%, grazie anche alla combinazione di pay e free tv che piace a inserzionisti e pubblico. Continua, inoltre, la crescita importante di Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction, che prosegue la sua strategia di ringiovanimento della proposta, puntando sull’offerta per i ragazzi e le giovani famiglie, anche se oggi gli ascolti premiano soprattutto i classici Rai, come la fiction sociale alla Beppe Fiorello, oltre a Montalbano e Don Matteo. Passando ai top manager Mediaset risultano stabili Fedele Confalonieri, presidente, Marco Giordani, cfo di Mediaset e presidente di Mediaset Premium, e Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente e a.d. di Mediaset. Quanto alla pubblicità, nella mappa del potere televisivo entrano i player nativi digitali. «Per la prima volta abbiamo inserito Alessandro Militi e Giuliano Cipriani (direttore generale di Discovery Media), perché la parte dei progetti speciali di Fox e la raccolta di Discovery stanno diventando interessanti», osserva Sinopoli.

Per quanto riguarda Discovery Media, infatti, ai risultati di ascolto dei canali corrispondono quelli della concessionaria, forte per esempio nei contenuti branded. Considerando invece Fox, i progetti speciali, Fox Animation e Fox Comedy, le iniziative dell’area digital e la raccolta di FoxSports hanno portato a un +8% nella raccolta del 2015. Nel mondo dei produttori, gli 11 in crescita sono Carlo Degli Esposti, fondatore e presidente di Palomar (Il commissario Montalbano si conferma il caposaldo del catalogo della casa di produzione, cui si è aggiunto anche Braccialetti rossi) e Simona Ercolani, fondatrice di Stand by me. In conclusione si può parlare, secondo Sinopoli, «di un settore molto vivace: fino a un anno fa i canali 8 e 9 non erano così forti, e si è aggiunto anche Paramount Channel, le produzioni si stanno incrementando di conseguenza, la Rai si sta rinnovando anche se dobbiamo ancora vedere i risultati. Insomma è un momento di grande opportunità per il mercato della tv».

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 19, di R.Dim.

Asse Telecom-Vivendi sui serial tv

Il gruppo francese produrrà mini serie televisive vendute in esclusiva ai clienti con cellulare Tim. L’intesa verrà firmata presto: valore di qualche milione. A breve il patto Bollorè-Mediaset: Premium va ai francesi.

Prende corpo sul piano industriale l’asse Vivendi-Telecom. Tra la media company parigina e l’incumbent italiano, secondo quanto risulta al Messaggero, è pronta la firma di un accordo relativo ai contenuti video sui cellulari. Nel giro di qualche settimana verrà sottoscritto un memoradun of understanding (accordo quadro) di durata iniziale un anno, ma rinnovabile di anno in anno. Il valore dell’accordo ammonta a qualche milione ma il significato va oltre le cifre e, come confermano fonti autorevoli, ha un valenza strategica perché rappresenta un anteprima mondiale. Non si dimentichi che il gruppo parigino è il primo socio di Telecom con il 24,9%, di qui la sua risonanza. Oggi a Cannes, al Festival Miptv, il gruppo guidato da Vincent Bolloré presenterà un format costituito da una serie di contenuti sviluppati apposta per gli smartphone, denominati Studio+. Il prodotto di intrattenimento multimediale verrà commercializzato in esclusiva da Telecom, dalla seconda metà del 2016. Il prodotto consiste in mini serie televisive realizzate esclusivamente per i cellulari: i clienti Tim avranno la possibilità di accedere a questi contenuti che nelle aspettative di Vivendi e dei grandi produttori tv diventeranno sempre più elementi portanti della loro offerta. Sarà il nuovo ad Flavio Cattaneo che si insedierà al prossimo cda di martedì 12, a costruire la base per gli sviluppi futuri. Partendo da questo accordo ma puntando a riprendere i dialoghi su Metroweb per la banda larga, il completamento della vendita di una quota di Inwit (si è in attesa di Antitrust e Consob), il taglio dei costi che è stato uno dei motivi del divorzio con Marco Patuano, unitamente al recupero di un rapporto con l’Agcom, oggi ai minimi termini.

Cattaneo viene considerato specializzato in risanamenti e ristrutturazioni, come ha dimostrato in Terna e Ntv. L’abilità del nuovo top manager sicuramente potrà dare una svolta all’alleanza con Metroweb, facilitata dall’uscita di Patuano. Comunque la nuova governance ridisegnata con l’innesto di Cattaneo, rafforza le deleghe del presidente Giuseppe Recchi: «nessuna partita ci spaventa, contenti dell’arrivo di Cattaneo». Il nuovo ad dovrà adoperarsi per efficientare il gruppo andando a recuperare gli sprechi presenti in numerose aree: il giorno dopo l’uscita dell’ex ad, sarebbe stato rescisso il contratto con una società di comunicazione che gestiva ad personam l’immagine di Patuano. Telecom ha così recuperato oltre 210mila euro l’anno. Altre aree di sprechi ci sarebbero negli acquisti ed eventi. Si ricordi che per l’ad di Vivendi Arnaud de Puyfontaine, consigliere Telecom, è possibile risparmiare circa un miliardo rispetto ai 600 milioni inizialmente previsti da Patuano. Intanto sarebbe alle battute finali l’alleanza Vivendi-Mediaset che non comprende Telecom. I due gruppi si dovrebbero scambiare il 3,5% a testa: la quota francese vale 870 milioni, quella del Biscione 150 con la differenza da liquidare per cassa o con azioni. Uno degli ultimi ostacolo sarebbe anche la modalità di pagamento e in mancanza di accordo è possibile che Mediaset rilevi meno sul presupposto comunque che i due gruppi si scambino un consigliere (per Mediaset Pier Silvio Berlusconi). A cementare l’alleanza ci sarà l’acquisto da parte di Vivendi del 100% di Premium che confluirà in Canal+ facendone una piattaforma paneuropea.

 

(Nella foto Andrea Zappia)