Pubblicato il 03/04/2016, 14:01 | Scritto da La Redazione
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Rassegna Stampa: Sollecito ora diventa opinionista televisivo

Rassegna Stampa: Sollecito ora diventa opinionista televisivo
Da ieri sera ospite fisso a «Il giallo della settimana» su Tgcom 24 condotto da Remo Croci

Rassegna Stampa: Il Tempo, pagina 10, di A. D. P.

 

Il debutto

Da ieri sera ospite fisso a «Il giallo della settimana» su Tgcom 24 condotto da Remo Croci

Sollecito ora diventa opinionista televisivo

 

Raffaele Sollecito avvia il suo nuovo percorso esistenziale, ma riparte proprio dai delitti. Il film della sua vita riserva un eclatante capitolo. Il giovanotto biondo di Giovinazzo, entrato e poi uscito a testa alta dall’inchiesta «ondivaga» sul mistero sul delitto della studentessa Meredith Kercher, diventa opinionista televisivo. Ha debuttato ieri sera, come ospite fisso, accanto al conduttore Remo Croci, nella trasmissione di Tgcom 24 «Il giallo della settimana», spin off di «Quarto Grado». Il programma nasce da un’idea del direttore di Tgcom24, Paolo Liguori, dell’autrice di «Quarto grado» Siria Magri e del direttore di Videonews, Claudio Brachino. Il primo caso trattato è stato quello legato all’omicidio della quindicenne Sarah Scazzi. L’approfondimento, che va in onda ogni sabato alle ore 22, è strettamente legato al suo «padre naturale», il «Quarto Grado» di Rete 4 condotto da Gian Luigi Nuzzi. Remo Croci, già inviato di Nuzzi, si è detto entusiasta di questo nuovo progetto. Intervistato in merito alla presenza di Sollecito nel programma, ha risposto con ammirevole partecipazione emotiva: «Dopo la sua carcerazione preventiva e un calvario di 8 anni, chi meglio di lui può testimoniare stati d’animo e offrire punti di vista di chi certe situazioni le ha vissute sulla propria pelle?». Già. Se Amanda ha ammesso giorni fa come sia impossibile slegarsi dai traumi vissuti, Sollecito lo dimostra con i fatti, aprendo un sito che si chiama «beonmemories» dedicato a quanti vogliano ricordare i loro cari defunti, e ora partecipando come opinionista a un programma tv parla di quei grandi delitti che hanno scosso l’opinione pubblica italiana. Intanto il ragazzo ha appena festeggiato il suo compleanno (compiva 32 anni) pubblicando sul suo profilo Facebook le immagini di una nuova gioia di esistere e di comunicare. Sollecito è stato assolto in via definitiva dall’accusa di aver ucciso, insieme ad Amanda Knox ed all’ivoriano Rudy Guede, la studentessa Meredith Kercher, il 1 novembre del 2007. L’anno scorso la definitiva uscita di scena dall’inchiesta giudiziaria con formula piena e la richiesta dei danni allo Stato italiano, richiesta che ammonta a cinquecentomila euro circa. Il caso giudiziario relativo alla morte della studentessa inglese è destinato a restare impresso nelle cronache come l’inchiesta mediatica di carattere internazionale più famosa degli ultimi venti anni. Per la morte di Meredith Kercher vennero arrestati l’americana di Seattle Amanda Knox, all’epoca fidanzatina di Sollecito, lo stesso ragazzo pugliese e Rudy Guede. Nei fatti, la legge ha riconosciuto colpevole solo l’ivoriano, che sta scontando 16 anni di prigione nel carcere di Viterbo. Guede ha ribadito attraverso un profilo Facebook e un’intervista fortemente criticata, la propria innocenza. Ed è intenzionato a chiedere la revisione del caso. Difficile che la ottenga. Condannato per aver sgozzato Meredith Kercher in concorso con individui non identificati, è deciso a ricostruirsi un’immagine pulita e a dimostrare la sua innocenza, ma non riesce a convincere quando racconta la sua versione dei fatti e rievoca la sera in cui avvenne il «delitto di Perugia». Di lui in ogni caso si sentirà parlare ancora.