“Top Gear Italia” è per ora la novità televisiva più bella della stagione
In un contesto televisivo ricco di contenuti di ogni genere e affollato di canali e piattaforme, che cosa può fare la differenza per un telespettatore? Secondo me lo storytelling di passioni verticali, la creatività dei format, la qualità nella produzione e le idee narrative. Se a tutto questo legate un linguaggio moderno e una massiccia dose di ironia e autoironia, vuol dire che allora avete visto anche voi il debutto italiano di Top Gear su SkyUno o Sky Sport1 martedì 22 marzo. Il formato, in Italia prodotto da Toro Media per Sky, è il più visto e venduto in tutto il mondo, quindi un minimo di garanzia c’era in partenza, ma c’è da dire che Guido Meda, Joe Bastianich e Davide Valsecchi hanno fatto tutto il resto. E il feedback da parte del pubblico è arrivato subito, con ascolti davvero incredibili (leggi qui). Devono essere soddisfatte anche le aziende che hanno investito nel programma, perché anche i product placement sono realizzati ad arte, dalle auto ai banner in pista, passando dalle location. Volendo cercare un difetto, forse, lo studio con il pubblico è del tutto inutile e anche un po’ ridondante. Ultima cosa, da collega giornalista, devo dire che Guido Meda è eccezionale, potrebbe tranquillamente darsi al cinema con ottimi risultati.
(Nella foto, da sinistra, Guido Meda, Joe Bastianich, Stig e Davide Valsecchi)