Pubblicato il 18/03/2016, 13:31 | Scritto da La Redazione

Rita Dalla Chiesa e Monica Setta da oggi in onda su Radionorba – La tv è on demand per un terzo degli italiani

Rita Dalla Chiesa e Monica Setta da oggi in onda su Radionorba – La tv è on demand per un terzo degli italiani
La conduttrice e la giornalista on air nel network radiofonico pugliese diretto da Alan Palmieri. E poi palinsesti su misura e a pagamento: una realtà in crescita, ma sotto la media Ue.

Rassegna stampa: La Gazzetta del Mezzogiorno, pagina 25.

Rita Dalla Chiesa e Monica Setta da oggi in onda su Radionorba

Rita Dalla Chiesa e la pugliese Monica Setta da oggi alle 19 saranno in onda su Radionorba e Radionorba Tv con Le donne lo sanno, un programma nato da un’idea del direttore della radio del sud, Alan Palmieri, che condurrà in diretta insieme alle due giornaliste. Quattro appuntamenti, ogni venerdì alle 19, per parlare di lavoro, amore, amicizia e famiglia visto dall’universo femminile. Largo spazio ai racconti in diretta degli ascoltatori, che potranno intervenire inviando una mail a redazione@radionorbadt, attiva e a disposizione di tutto il pubblico. Nel programma non mancheranno i grandi esempi di madri e mogli coraggio, di donne illustri che si sono fatte notare in ogni campo, dall’arte alla musica finanche al Nobel. Per Radionorba si tratta di un altro prestigioso tassello nello staff, dopo l’arrivo di Federico l’Olandese Volante, da quasi un anno sulla radio del Sud. Rita Dalla Chiesa, storico volto di Forum, è reduce da La posta del cuore.

 

Rassegna stampa: L’Unità, pagina 21, di Red. Ra.

La tv è on demand per un terzo degli italiani

Palinsesti su misura e a pagamento: una realtà in crescita, ma sotto la media Ue.

Palinsesti su misura, contenuti visti quando, come e dove si vuole: la fruizione on demand è una realtà sempre più consolidata anche in Italia. Oltre un terzo dei telespettatori del Belpaese (36%) sceglie i servizi on demand a pagamento: un dato significativo anche se sensibilmente al di sotto della media europea (50%) e global (65%). Chi guarda contenuti “su richiesta” lo fa soprattutto da smartphone e tablet (rispettivamente 48% e 38%); in media si usano due o tre device diversi. E la visione è sempre più social: il 39% è “connesso” mentre guarda (media Ue 49%), per dialogare e confrontarsi con la community di appassionati del programma. E attualmente, in Italia solo il 5% utilizza player alternativi (come Netflix, arrivato da meno di sei mesi), mentre a livello europeo la percentuale sale all’11% e su scala globale al 26%.

Sono i dati della Global Video on Demand Survey di Nielsen, eseguita su un campione di oltre 30.000 individui In 61 Paesi, trai quali l’Italia. «La crescita dei servizi on demand – commenta l’ad di Nielsen Italia Giovanni Fantasia – può costituire un’opportunità di sviluppo per i vari player dell’ecosistema media. Per gli investitori pubblicitari e i fornitori di contenuti risulta sempre più vitale non solo capire come sta cambiando lo scenario, ma soprattutto perché cambiano le dinamiche di approccio dei consumatori». La visione quando, come e dove si vuole, spiega, è il principale motivo alla base della scelta dell’on demand: «A livello globale ben il 72% degli intervistati dichiara di desiderare una scelta a più ampio spettro di programmi». Dunque il trend «è quello del palinsesto fatto su misura. I soggetti dello scenario mediatico non possono sottrarsi a questa sfida». Stando alla ricerca Nielsen, oltre metà degli italiani che usa l’on demand lo fa almeno 3 volte alla settimana (la media mondiale è del 65%, quella europea in linea).

Alla base della scelta, la maggioranza degli intervistati cita la creazione di un “palinsesto personalizzato”, sia in termini di orari (69%) sia per la possibilità di vedere tutti gli episodi di una serie in sequenza (67%). Inoltre il costo percepito dell’on demand risulta inferiore rispetto alla pay tv tradizionale (54%). A casa, il 46% (66% a livello mondiale) dice che l’on demand consente ai membri della famiglia di vedere contemporaneamente contenuti, diversi sui vari mezzi a disposizione. Tra i contenuti, al top ci sono film (75%), serie tv (41%) e documentari (33%). Quanto alla pubblicità, il 53% è disposto a vedere spot su prodotti di suo interesse ei139% ritiene che i messaggi pubblicitari sull’on demand rappresentino un supporto per le scelte di acquisto. Si profila, dunque rileva Nielsen un atteggiamento positivo, anche se ancora il 62% degli intervistati dichiara che la pubblicità riguarda prodotti che non rientrano nella sua sfera di interessi.

 

(Nella foto Rita Dalla Chiesa e Monica Setta)