Pubblicato il 15/03/2016, 18:03 | Scritto da Gabriele Gambini
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Video – Paolo Ruffini: “La comicità non deve avere limiti, come succede a ‘Eccezionale Veramente’”

Di solito si dice che la comicità, in Italia, sia divisa tra sostenitori del politicamente corretto e difensori del diritto all’irriverenza senza limiti, purché suffragata da un orizzonte progettuale solido. È la vecchia diatriba tra comici italiani tradizionalisti, figli della Commedia dell’Arte, e nuovi alfieri della stand up, che hanno in Rick Gervais e Woody Allen le stelle polari. Anche in questa discriminante, forse, si gioca un po’ del futuro qualitativo di Eccezionale Veramente, talent show per comici in partenza su La7 da giovedì 17 marzo in prima serata: cogliere la possibilità di innovare il repertorio nazionale, pescando tra talenti rivoluzionari, o inserirsi nel solco della tradizione del cabaret, facendo comunque buon entertainment.

Il programma è la versione meditata, estesa e potenziata del tentativo già fatto dalla rete di Urbano Cairo di ampliare il classico profilo istituzional-radical chic d’informazione, abbracciando l’entertainment puro. Ci aveva già provato in autunno, con il Boss dei comici, naufragato sotto la tempesta dell’Auditel. Ci riprova adesso, con una formula rinnovata, una giuria di tutto rispetto (Diego Abatantuono, Paolo Ruffini e Selvaggia Lucarelli) e Gabriele Cirilli alla conduzione. 12 puntate, tutte registrate, comprese semifinali e finali, in cui aspiranti comici si sfidano sotto gli occhi della giuria, contendendosi il premio finale di un contratto con la Colorado Film di Maurizio Totti e Diego Abatantuono, del valore di 100mila euro. Ogni puntata sarà arricchita dalla presenza di un quarto giudice nelle vesti di ospite speciale, con diritto di veto su alcune prove: già annunciati Renato Pozzetto, Massimo  Boldi, Raul Cremona, Gabriele Salvatores, Oscar Farinetti, Gianni Rivera, Chiara Francini e, pare, Dario Fo.

«Gli aspiranti si esibiranno in tre manche da tre minuti ciascuno, i giudici avranno il diritto di interromperli prima della fine del tempo. Ci saranno ripescaggi. Abbiamo attino da tanti repertori, satira compresa», sottolinea Totti in conferenza stampa. A lui si aggiunge Ruffini, che ai microfoni di TvZoom ha descritto il suo punto di vista: «Ben venga la satira, ben vengano gli youtubers, ben venga la comicità classica, ben vengano uomini e donne con cose forti da dire. Il punto non è fare distinzioni di genere o porsi limiti su che cosa significhi comicità. Il punto è indagare i meccanismi che suscitano una risata, in modo oggettivo. A questo punta il programma, che porta in dote una forte componente di novità nel panorama dei talent show». Quanto alla severità della giuria, Ruffini non ha dubbi: «La più tremenda è Selvaggia».

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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Paolo Ruffini)