“Isola dei famosi”: un debutto peggiore rispetto al 2015, nonostante i nudisti. È la tv che cambia
Partiamo dai dati: ieri sera L’Isola dei Famosi su Canale 5 ha registrato il 23,45% di share con 4,430 milioni di spettatori, con un’età media di 48 anni. L’anno scorso la prima puntata, andata in onda versione ridotta per colpa dell’uragano che aveva impedito lo svolgimento regolare della gara, aveva fatto il 20,66% con 6,275 milioni, mentre la settimana dopo il 26,87% con 5,533 milioni. Un calo molto netto di oltre un milione di spettatori, tra l’altro con una controprogrammazione abbastanza debole (la commedia La gente che sta bene su Rai 1). Nel 2015 il programma passava per la prima volta da Rai 2 a Canale 5 (per la crociata moralista dell’allora Presidentessa di Viale Mazzini Annamaria Tarantola), dopo tre anni di pausa, e quindi il successo era prevedibile. Quest’anno, altrettanto prevedibile, l’effetto rebound per un format che dopo 13 anni segna inevitabilmente i segni del tempo. Il programma piace e ha tutti gli ingredienti necessari per funzionare, ma purtroppo paga lo scotto del confezionamento in diretta: problemi tecnici, ritardi audio dovuti al satellite, pause in studio, incomprensioni tra Honduras e Italia. In un decennio la televisione è cambiata enormemente, acquisendo una velocità impressionante e cambiando di fatto il gusto e la percezione dello spettatore italiano. Se ormai siamo abituati a ritmi serrati, mancanza di pause e vuoti, grazie a postproduzioni precisissime, tre ore e mezza di diretta confusionaria ci innervosiscono.
Tutte queste valutazioni Mediaset e Magnolia, che la televisione la sanno fare, le avevano sicuramente fatte e per questo, non potendo più sfruttare sull’effetto novità, quest’anno hanno puntato tutto sul voyeurismo della Playa Desnuda. E così magicamente a mezzanotte (a fascia protetta conclusa) sono spuntati i nudi del pugile Giacobbe Fragomeni e del comico Enzo Salvi. L’effetto non è stato certo edificante, anzi. Detto questo, da oggi il programma può crescere grazie alla presenza di personaggi forti come Simona Ventura, oppure naufragare definitivamente nel museo di una televisione che fu.
(Nella foto il nudo di Giacobbe Fragomeni)