Pubblicato il 09/03/2016, 11:32 | Scritto da La Redazione
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Andrea Zappia: “Sky pronta investire sette miliardi in Italia, ma stesse regole per tutti” – Sky Sport, Corcione direttore

Andrea Zappia: “Sky pronta investire sette miliardi in Italia, ma stesse regole per tutti” – Sky Sport, Corcione direttore
Il numero uno della pay tv spiega come rivoluzionerà l'offerta. “Raddoppieremo i progetti e avremo una nuova produzione al mese”. E poi riorganizzazione al vertice della testata sportiva della pay tv.

Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 25, di Giovanni Pons.

Andrea Zappia: “Sky pronta investire sette miliardi in Italia ma stesse regole per tutti”

Il numero uno della pay tv spiega come rivoluzionerà l’offerta. “Raddoppieremo i progetti e avremo una nuova produzione al mese”.

Nel mondo dei media si parla sempre più di aggregazione o consolidamento. Il gruppo Sky ha fatto questo passo un anno e mezzo fa, quando ha messo insieme le realtà presenti in cinque paesi diversi, Gran Bretagna, Germania, Italia, Irlanda e Austria. E oggi si può fare un primo bilancio dell’operazione Sky Europe con Andrea Zappia, il numero uno in Italia.

Dottor Zappia, quali sono i vantaggi concreti che si ottengono mettendo insieme le pay tv di cinque paesi diversi?

«Il business nei cinque Paesi è molto solido, serviamo 21 milioni di famiglie, e l’aggregazione ha permesso di accelerare il processo degli investimenti sia in produzioni originali sia in innovazione e tecnologia. Nel complesso, nei prossimi quattro anni, saremo in grado di investire quasi 7 miliardi di euro in Italia che andranno a stimolare anche tutta la catena dell’indotto fatta di tante piccole e medie imprese giovani e creative. Chiediamo solo un mercato con regole chiare, certe e uguali per tutti».

Quante produzioni originali sarete in grado di sfornare in futuro?

«Vogliamo raddoppiare i progetti e nel giro di pochi anni arriveremo a una produzione nuova al mese tra domestiche ed europee. È importante per un gruppo come il nostro possedere produzioni di pregio. L’Italia può diventare una sorta di Hollywood europea, dopo Gomorra venduta in 120 Paesi ora arriverà Gomorra 2. The Young Pope, coprodotto con gli americani di Hbo e i francesi di Canal Plus, metterà in campo il talento di Sorrentino con la bravura e l’esperienza di attori come Jude Law e Diane Keaton. Per il pubblico italiano stiamo finendo una serie molto divertente con Corrado Guzzanti».

E nell’area dell’innovazione quali sono le novità?

«Le sinergie tra i 5 Paesi stanno funzionando molto bene. Basti dire che dalla nostra sede di Milano Rogoredo abbiamo iniziato a effettuare il broadcasting e l’uplink dei canali tedeschi che saranno 163 entro fine anno. A Milano abbiamo anche costituito lo Sky Arts Production Hub per l’Europa. Dalla Gran Bretagna, invece, abbiamo attinto il servizio del Box Sets che consente di fruire on demand 52 serie tv diverse. E guardando avanti nel 2017 arriverà in Italia lo Sky Q, un decoder che è un “Home Gateway” che permetterà di ricevere più segnali contemporaneamente e di ritrasmetterli su altri box, di trasferire le registrazioni sul tablet, o iniziare un film in sale e finirlo in camera da letto».

Il mercato della pay tv, però, è imballato. In Usa gli abbonati sono in forte calo a causa dell’arrivo della tv in streaming e in Europa non crescono.

«Negli Usa il tasso di penetrazione della pay tv, grazie alla diffusione del cavo, era arrivata al 90%. In Gran Bretagna al 50%, in Francia al 36, in Italia al 30 e in Germania al 20. Credo che vi sia ulteriore spazio di crescita per una media company come la nostra, che distribuisce i suoi contenuti in diverse modalità».

Recentemente avete acquisito il terzo canale in chiaro nel digitale terrestre. È un modo per rispondere a Mediaset che anni fa ha deciso di entrare nella pay tv con Premium?

«Sul digitale terrestre abbiamo un canale generalista con Tv8, un semigeneralista con Cielo e una all news con Skytg24. Siamo soddisfatti e pensiamo di poter crescere nello share e nella raccolta pubblicitaria che oggi raggiunge circa 250 milioni. In questo modo diversifichiamo ulteriormente i nostri ricavi e sperimentiamo modelli di business diversi per raggiungere una maggiore profittabilità».

C’è spazio per due pay tv nel mercato italiano? Giusto un anno fa eravate in trattative per unire i vostri sforzi con Mediaset Premium che ora sembra stia trattando un accordo con Vivendi.

«Dovunque stiamo assistendo a fenomeni di concentrazione, come gli accordi in Francia tra Canal Plus e Beln, in Spagna tra Digital Plus ancora con Beln. Noi siamo stati i primi a creare una piattaforma europea e troviamo normale che altri facciano qualcosa di simile. Questa industria ha bisogno di dimensione, senza economie di scala è difficile creare contenuti e investimenti. Detto questo lo scenario in Italia ha ancora ampi spazi di crescita e continuiamo a operare pensando di avere un concorrente nella pay tv».

Vi siete pentiti di aver lasciato a Mediaset i diritti per la Champions League?

«No, siamo in linea con i piani. Il saldo tra costi dei diritti non sostenuti e mancati abbonamenti al momento è positivo».

L’asta per i diritti della Serie A di calcio di due anni fa è finita sotto i riflettori dell’Antitrust e della magistratura. Siete preoccupati?

«Siamo sereni, abbiamo affrontato un’acerrima competizione fino alla fine e rispettato le regole. Certo, per il futuro auspichiamo riforme che rendano tutto più chiaro e trasparente».

 

Rassegna stampa: Italia Oggi, pagina 19, di Claudio Plazzotta.

Sky Sport, Corcione direttore

Riorganizzazione al vertice: un giornalista per la prima volta coordinerà tutte le aree. Marani lascia il “Guerin Sportivo” e diventa vicedirettore.

Riassetto organizzativo allo sport di Sky. E nel nuovo organigramma impostato da Jacques Raynaud, executive vice president sport channels & advertising, il ruolo di direttore della testata giornalistica Sky Sport viene affidato a Massimo Corcione. Questa è una vera novità per il gruppo televisivo italiano, poiché, per la prima volta, ci sarà un giornalista grande capo dello sport a cui tutti dovranno riferire. Corcione, 59 anni in luglio, lavora in Sky dal 2004, finora era managing director di Sky Sport, con Giovanni Bruno nel ruolo di direttore editoriale. Adesso, invece, si fondono i ruoli manageriali e di direzione giornalistica in un’unica persona, con Corcione che coordinerà le attività editoriali di tutte le aree: Sky Sport 24, Eventi Calcio, Eventi Altri Sport, Motori e Sky.it – Sport. Riporteranno a Corcione tutti i responsabili di queste aree: ovvero Giovanni Bruno (60 anni in luglio), a capo dell’area Eventi Altri sport, che affiancherà anche Corcione come condirettore di Sky Sport; Fabio Caressa (49 anni in aprile), responsabile di Sky Sport24; Federico Ferri (39 anni), alla guida di Eventi Calcio; Guido Meda (50 anni a fine marzo), al comando dei Motori. L’area Sky.it – Sport, invece, per il momento viene affidata ad interim allo stesso Corcione.

Insomma, volendo semplificare la portata del riassetto voluto da Raynaud, ora è molto più chiaro chi comanda e quali sono i confini entro i quali ciascuno dei responsabili dello sport di Sky può esercitare la sua influenza. Caressa, per esempio, che in molti all’esterno hanno per anni identificato come il capo dello sport di Sky, d’ora in poi, invece, dovrà rispondere non solo a Raynaud, ma pure a Corcione, che diventa il sub direttore. Oltre alla ridefinizione di ruoli di giornalisti già in Sky da molto tempo, c’è anche una new entry: dal primo marzo, infatti, Matteo Marani (46 anni in ottobre) assume l’incarico di vice direttore di Sky Sport, dopo aver lasciato la direzione del Guerin sportivo. Era già da tempo collaboratore e volto di Sky Sport. Ha iniziato la sua esperienza professionale collaborando con testate nazionali come Il Messaggero, il Corriere dello Sport Stadio e Il Sole 24 Ore, nonché con il programma tv Quelli che il calcio…. Dal 2008 al 2015 è stato, come detto, direttore del settimanale Guerin Sportivo. Nel primo periodo in Sky Marani avrà un duplice obiettivo: supportare Caressa nella transizione di Sky Sport24HD verso un desk centrale per il canale lineare, nella realizzazione delle finestre del mosaico e nello sviluppo della app Sport; e poi affiancare Corcione nel ridisegnare i flussi di lavoro necessari al potenziamento della fornitura dei contenuti Sky Sport verso i media digitali web, app e social.

 

(Nella foto Andrea Zappia)