Pubblicato il 08/03/2016, 13:34 | Scritto da La Redazione

Vivendi-Mediaset, contatti tra i soci – Stefano Parisi lascia la presidenza di Chili tv

Rassegna stampa: Il Sole 24 Ore, pagina 35, di Carlo Festa e Simone Filippetti.

Vivendi-Mediaset, contatti tra i soci

L’ipotesi di una piattaforma europea netta pay tv.

Una piattaforma europea per la pay tv, con un accordo non soltanto azionario, ma anche commerciale. Questo l’obiettivo che avrebbero in mente gli azionisti di Vivendi, cioè la famiglia Bollorè da una parte e la famiglia Berlusconi dall’altra. I contatti personali tra i due azionisti sarebbero stati periodici tra gennaio e febbraio. Si sarebbe parlato dli visione comune sul settore della pay tv in Europa e di strategie per guadagnare clienti e fatturato in un settore assai competitivo. Quindi si sarebbe toccato il futuro di Canali+, la pay tv di Vivendi, e di Mediiaset Premium, la televisione a pagamento del gruppo del Biscione, forte di oltre 2 milioni di abbonati e di un piano industriale che la vede in attivo nel 2017, ma per ora ancora in deficit. Sullo sfondo c’è una comune piattaforma europea, un’alleanza sia azionaria sia commerciale trai due gruppi: su quest’ultimo fronte sarebbero elevate le sinergie anche in tema di contrattazione dei diritti del calcio.

Per ora, tuttavia, il disegno non sarebbe ancora entrato nella sua fase operativa, tanto che non sarebbe ad oggi stato allertato il management di Mediaset (in particolare il team M&A e quello finanza) sul tema. Ma non è da escludere che, vista la sintonia di idee tra la famiglia Bollorè e quella Berlusconi, ci possa essere una rapida accelerazione. Del resto, secondo le indiscrezioni il tema all’ordine del giorno è l’equilibrio azionario della possibile joint-venture. Dall’originaria ipotesi di una vendita del controllo da Mediaset a Vivendi, si è passati a valutare l’ipotesi di una joint-venture, che preveda a termine clausole bilaterali di disimpegno o rilancio. Insomma, al momento si starebbe cercando di capire la futura governane dell’alleanza e non sarebbero stati affrontati temi finanziari come le valutazioni delle attività che confluirebbero nella piattaforma. Tanto che per ora, secondo le indiscrezioni intercettate in ambienti finanziari, non sarebbero ancora stati definiti i ruoli di advisor finanziari, mentre il dossier sarebbe seguito dagli avvocati delle due parti: cioè lo studio Chiomenti per la famiglia Berlusconi-Mediaset e Carnelutti per Vivendi. Insomma, i riflettori restano puntati su Mediaset Premium. Una precedente trattativa su Premium c’era stata, nella primavera del 2015, ma con il gruppo Sky di Rupert Murdoch e si era conclusa con un nulla di fatto. E in un mercato con pochi protagonisti globali, non si può neanche dare per certo che il filo con Sky si sia definitivamente rotto.

Rassegna stampa: Italia Oggi, pagina 12, di Andrea Giacobino.

Stefano Parisi lascia la presidenza di Chili tv

Perché ha deciso di correre come sindaco di Milano.

Stefano Parisi, candidato sindaco di Milano per il centrodestra, fa un passo indietro nella sua azienda che va a caccia di nuove risorse. Qualche giorno fa, infatti si è tenuto un consiglio d’amministrazione di Chili, piattaforma di contenuti video on demand tramite Internet lanciata nel 2013 di cui Parisi è presidente e maggiore azionista col 48%. L’ex city manager del capoluogo lombardo ha comunicato di rassegnare le dimissioni dalla presidenza «per ragioni di opportunità connesse ai suoi prossimi impegni personali». Parisi, che ha lascito anche la carica presidente del comitato per la remunerazione, resta comunque nel board la cui presidenza è andata all’amministratore delegato Giorgio Tacchia. Pochi giorni fa, poi, a Milano nello studio del notaio Ubaldo La Porta si è tenuta un’assemblea straordinaria della società che ricorda nel luglio del 2014 e un anno aveva emesso due prestiti obbligazionari, per l’importo nominale complessivo di 2 milioni, convertibili in titoli Chili entrambi sottoscritti dal lussemburghese Negentropy Special Situation. Questo è un fondo emanazione di Negentropy Capital Partners, hedge fund che investe in «distressed assets» e «non performiing loans», ora in cordata con Daniele Buaron nel patto per il 21,8% di Prelios.

La riunione dei soci Chili è servita per lanciare un terzo prestito obbligazionario, sempre convertibile in titoli, del nominale di 3 milioni di cui 2,2 milioni riservati a Negentropy. L’azienda di Parisi non naviga in ottime acque. Nel 2014, infatti, ha perso oltre 4,2 milioni di euro dopo aver segnato un passivo di quasi 3,5 milioni l’anno prima. Il rosso del 2014 è stato riportato a nuovo nell’assembla dei soci, nella fattispecie la Brace srl di cui Parisi è amministratore unico, seguita col 24% da Antares Private Equity, un fondo guidato da Stefano Romiti e dal 14,8% del veicolo Investinchili. Nell’esercizio il numero di utenti ha superato i 440mila e i titoli in libreria sono saliti a oltre 3mila, comportando investimenti per 1,25 milioni. Di Investinchili il primo azionista è Antonio Belloni, numero due del gigante del lusso Lvmh, ma fra i soci figurano volti noti della finanza italiana come Giuseppe Turri, ex Clessidra e Armando Borghesi. E, con una quota dell’1,7%, c’è Bianca Passera: è la sorella di Corrado (anch’egli candidato sindaco a Milano) e gestisce per conto della famiglia dell’ex ceo di Intesa il gruppo di alberghi sul Lago di Como.

 

(Nella foto la torre di emissione Mediaset)