Pubblicato il 28/02/2016, 16:01 | Scritto da La Redazione

Rassegna Stampa: Rivoluzione digitale in Rai le novità partono dal web

Rassegna Stampa: Rivoluzione digitale in Rai le novità partono dal web
«I siti di Viale Mazzini sono troppo vecchi» Ecco il piano di Campo Dall'Orto e Verdelli. «I contenuti non dovranno più essere pensati soltanto per le reti, ma per tutte le piattaforme». Così su Il Messaggero.

Rassegna Stampa: Il Messaggero, pagina 10, di Marco Castoro

 

Rivoluzione digitale in Rai le novità partono dal web

 

«I siti di Viale Mazzini sono troppo vecchi» Ecco il piano di Campo Dall’Orto e Verdelli

«I contenuti non dovranno più essere pensati soltanto per le reti, ma per tutte le piattaforme»

 

II CASO

ROMA Antonio Campo Dall’Orto e Carlo Verdelli non perdono occasione per indicare come vogliono la nuova Rai. Il dg progetta una media company. Un’azienda dai linguaggi moderni, multimediale, innovativa pur rispettando la tradizione, rigorosissima sul servizio pubblico. Efficiente nel web e con una mission che in verità assomiglia a una scommessa: riconquistare i giovani. Il direttore editoriale invece pensa a un’informazione più snella, con i tiggì diversificati e il canale all news più presente nella realtà quotidiana. Morale della favola: si lavora alla rivoluzione. Il fedelissimo Tagliavia, ex Mtv come Campo Dall’Orto e suo braccio destro, sta lavorando a definire i contorni digitali della nuova organizzazione voluta dal dg. In pratica si tratta di trovare il sistema per far interagire le reti, i siti Internet, per sfruttare nel migliore dei modi il catalogo e il prodotto, che non vanno pensati solo per la rete e la fascia della messa in onda, bensì fruibile su tutte le piattaforme e in orari diversi. Mediaset da questo punto di vista è una macchina da guerra: da tempo ottimizza sul web video e contenuti che produce per fare cassa e incamerare utenti.

IL WEB

Recentemente Verdelli ha messo a nudo i limiti del web di Viale Mazzini. Risultati microscopici rispetto ai mezzi a disposizione. Ha parlato di un’informazione ferma al Novecento. Ha bocciato la precedente organizzazione che faceva capo a RaiNews come collettore di tutto il traffico, i cui risultati però sono stati molto al di sotto delle attese anche perché il brand del canale all news non ha fatto breccia sui telespettatori (lo dimostrano gli ascolti irrisori). Siti giudicati vecchi e quindi diventa necessario rafforzare gli aggregati. Cambierà il nome del contenitore. Si deciderà una formula e un marchio che abbiano un appeal migliore, con all’interno la possibilità di scegliere informazioni e contenuti che più si preferiscono. Con l’arrivo del nuovo direttore Di Bella, RaiNews ha cambiato marcia. Sono nate subito delle, sinergie, tanto ostacolate in passato. La prima tra RaiNews e RaiSport: Di Bella e Romagnoli hanno deciso di mandare in onda sul canale all news, alle 13 e alle 20, due edizioni del tiggì sportivo. Al posto delle edizioni dei tiggì di RaiNews che prima non vedeva nessuno perché alla stessa ora andavano le edizioni di punta del Tg2 e del Tg1. Campo Dall’Orto e Verdelli vogliono una RaiNews con più vitalità. Dentro la realtà. Con i giornalisti collegati dalle piazze e non seduti in studio a parlare con gli ospiti. Di Bella in persona tutte le mattine alle 6 dà la sveglia alle sedi regionali facendo il giro di cronaca, come abitualmente fanno i cronisti. Grande collaborazione con Morgante, il direttore della Tgr, che è ben felice di lavorare in sinergia con la rete all news e di prestare i propri redattori senza conflitti né gelosie. Stessa cosa si sta verificando con il Tg3. Nel tiggì delle 19 Bianca Berlinguer ha ospitato Di Bella, che in passato è stato anche il direttore del medesimo telegiornale, nonché della terza rete. Tra i due, oltre ai convenevoli di rito, si è trovata una convergenza per la sinergia tra gli inviati, uno scambio per ottimizzare il lavoro delle redazioni. Su RaiNews sono tornati anche gli speciali nazional popolari (come quello sulla moda).

RETI TEMATICHE

Qualche assestamento non è da escludere nemmeno per le reti tematiche del digitale terrestre. Probabile un accorpamento tra i canali Premium e Movie. Il primo dedicato alle repliche delle produzioni Rai, il secondo ai film. A capo della struttura di RalGold c’è Teodoli, al quale spetta il compito di rilanciare Rai4 puntando molto sulle serie Usa. Acquisti che non farà più Rai Cinema ma direttamente Viale Mazzini. I canali per bambini dovranno avere più produzioni interne e nessuna pubblicità. Nonostante i bassissimi ascolti verranno confermate RaiScuola e RaiCultura, ma per non restare anonimi i programmi andranno veicolati meglio. La loro permanenza è frutto del contratto di servizio, così come i canali di RaiSport nei quali si trasmettono gli sport minori.