“The Voice” recensione 2: la nuova giuria abbraccia un pubblico più ampio e i dati sono lì a dimostrarlo
Il mondo è bello perché vario e la stessa varietà di pensiero c’è anche nella redazione di TvZoom. E così, se Tiziana Leone ha stroncato (leggi qui) la prima puntata della quarta stagione di The Voice of Italy, io, invece, la promuovo. La nuova giuria riesce finalmente ad abbracciare tutto il pubblico potenziale della tv generalista: da quello più giovane e fighetto che segue Emis Killa (guarda qui), a quello dei trentenni romantici con Dolcenera, da quello dei quarantenni nostalgici con Max Pezzali, per finire con i vecchietti pop rassicurati da Raffaella Carrà. In più, nella puntata di ieri, anche il target nazional-popolare è stato centrato con l’ospitata di Gigi D’Alessio, “imboscato” tra i concorrenti (per la cronaca ha fatto girare solo Raffaella Carrà e Max Pezzali).
Le Blind Audition sono sempre divertenti, il vero cuore del programma (leggi qui), tant’è che i bravi Pasquale Romano e Marco Tombolini (produttori e licenziatari del format per Rai 2) ne hanno aggiunto una puntata rispetto alle altre stagioni. I dati di ieri sono sorprendenti: 14,74% di share con 3,150 milioni di spettatori, con un’età media di 46 anni. Il miglior debutto finora: il 7 marzo del 2013 aveva registrato il 12,34% di share media con 3,3 milioni di contatti, il 12 marzo 2014 l’11,15% con 2,7 milioni e il 25 febbraio 2015 aveva fatto il 12,69% con 3 milioni. Anche i social hanno risposto bene alla prima puntata, con oltre 66mila tweet, con Dolcenera (nel bene e nel male) la più twittata. Insomma, un’ottima eredità lasciata da Angelo Teodoli, ex direttore di Rai 2.
(Nella foto, da sinistra, Max Pezzali, Dolcenera, Raffaella Carrà ed Emis Killa)