Pubblicato il 24/02/2016, 13:31 | Scritto da La Redazione
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Auditel, al via da luglio il super panel – Jesolo: “Miss Italia torni in Rai”

Rassegna stampa: Italia Oggi, pagina 21, di Claudio Plazzotta.

Auditel, via da luglio al super panel

Ieri a Milano è stato un giorno storico per Auditel. La società di rilevazione delle audience televisive, fondata nel 1984, ha infatti riunito il consiglio di amministrazione che, per la prima volta da sempre, non era presieduto da Giulio Malgara. A dirigere i lavori, infatti, il nuovo presidente, Andrea Imperiali di Francavilla, nominato lo scorso 4 febbraio. Poche le novità sostanziali emerse dal cda. Si è ribadito che il nuovo super panel di 10mila famiglie dotate di Set Meter sarà operativo dal prossimo luglio. E che, dopo l’incidente Nielsen dello scorso autunno in cui, per alcune settimane, i dati di audience non sono stati pubblicati, sono state riviste Ie clausole contrattuali. Nielsen, infatti, a sue spese, ha dovuto rifare l’intero campione. E, a questo punto, Auditel è tutelato su prefissate performance Nielsen relative sia al panel base, sia al super panel. Se ci fossero mancanze da parte di Nielsen, Auditel avrebbe facoltà di rescindere il contratto già in luglio, facendo perdere a Nielsen Italia, quindi, un budget vicino ai 20 milioni di euro all’anno.

 

Rassegna stampa: Il Gazzettino, pagina 20, di G.Bab.

Jesolo: “Miss Italia torni in Rai”. Minoranze contro Zoggia: “È un totale fallimento”

«A distanza di tre anni il sindaco ci dà ragione». Si riaccende lo scontro attorno a Miss Italia. Non sono passate inosservate le parole del sindaco Zoggia che ha auspicato un ritorno in Rai del concorso che premia la più bella d’Italia in modo da avere un maggiore ritorno mediatico. In caso contrario non è stata esclusa la possibilità di non rinnovare il contratto che lega la città alla manifestazione fino a quest’anno. Per le forze di opposizione è stato un invito a nozze, visto che negli ultimi anni più volte avevano sollevato il problema dei costi legati a Miss Italia e al relativo ritorno d’immagine. «Dopo aver speso quasi 2 milioni di euro anche il sindaco si renda conto che Miss Italia e la sua collocazione su La 7 non porta nulla alla città e ipotizza lo scioglimento del legame – tuona Daniele Bison – lo show doveva costare in 3 anni 200mila euro complessivi, alla fine è costato quasi 10 volte tanto».

Sulla stessa lunghezza d’onda Mirco Crosera: «Da anni ribadiamo che investire dei soldi per Miss Italia sulla La 7 equivaleva a buttarli. Fa piacere leggere dal sindaco, a un anno dalle elezioni, che l’evento si ripeterà probabilmente solo se trasmesso dalla Rai: ci voleva tanto per capirlo? Chi risarcirà i cittadini?». A farsi sentire sono anche i consiglieri della Lega Nord Alberto Carli e Giorgio Pomiato: «Quello che doveva essere un affare per la città non lo è stato, come del resto annotavamo da tempo. Peccato che il sindaco se ne sia accorto solo ora». Critico anche Christofer De Zotti: «Fin dalla prima edizione abbiamo detto che l’operazione non valeva l’investimento sostenuto e che era opportuno pensare ad altre iniziative. Nel frattempo sono stati bruciati tanti soldi pubblici».

 

(Nella foto Miss Italia 2015 Alice Sabatini)