Pubblicato il 17/01/2016, 16:01 | Scritto da La Redazione

Rassegna Stampa – Le fiction di Rai1: grandi numeri, prevale il pubblico femminile

Rassegna Stampa – Le fiction di Rai1: grandi numeri, prevale il pubblico femminile
Grande settimana, quella appena conclusa, per la fiction Rai, che occupa tutti i primi posti nel ranking settimanale del prime time, con la sola eccezione di «C'è posta per te», che ha ripreso ad andare in onda su Canale5 coi consueti ottimi numeri (5.749.000 spettatori sabato 9 gennaio, per una share del 26,9%).

Rassegna Stampa: Corriere della Sera, pagina 55, di A.g.

 

 

LA TELEVISIONE IN NUMERI

Le fiction di Rai1: grandi numeri, prevale il pubblico femminile

 

Grande settimana, quella appena conclusa, per la fiction Rai, che occupa tutti i primi posti nel ranking settimanale del prime time, con la sola eccezione di «C’è posta per te», che ha ripreso ad andare in onda su Canale5 coi consueti ottimi numeri (5.749.000 spettatori sabato 9 gennaio, per una share del 26,9%). Sul fronte di Rai1, dunque, oltre agli 8 milioni della decima edizione di «Don Matteo», si devono registrare i 5.961.000 spettatori del primo episodio di lunedì de «Il paradiso delle Signore» (20,9% di share) e i 5.191.000 spettatori della seconda parte di «Tango per la libertà» (19,7% di share). Raii in ottima salute dunque? In termini di numeri grezzi senz’altro, ma andando ad analizzare la composizione del pubblico di queste fiction si coglie invece qualche elemento di criticità. Il pubblico di questi prodotti è estremamente delimitato. Prendiamo ad esempio «Il paradiso delle Signore»: quasi il 70% dell’audience del programma (oltre 4 milioni di persone) è, prevedibilmente, di sesso femminile; quasi la metà (2.700 mila persone) hanno più di 65 anni. Ecco dunque il pubblico di riferimento della fiction Rai: decisamente femminile e di età avanzata. Nel caso di «Tango per la libertà» il pubblico femminile scende al 65% del totale, ma cresce un po’ l’età (52% del pubblico totale ha più di 65 anni). Con «Don Matteo» le proporzioni sono meno accentuate: 62% fra le donne, 41% fra gli ultra65enní. Si tratta, al contempo, del pubblico che passa più tempo davanti alla tv, e dunque si comprendono questi numeri stellari. Che la fiction di Rai1 si rivolga a questo pubblico è ormai assodato da tempo, e ha anche un suo senso. Il problema è che Rai1 è la rete che assorbe la stragrande parte della fiction prodotta e che non ci sono alternative, ovvero prodotti destinati ad altri «pubblici». Non è, forse, anche questo il compito del Servizio Pubblico?