Pubblicato il 16/01/2016, 16:31 | Scritto da La Redazione
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Rassegna Stampa – Nino Frassica: «Spero che Don Matteo arrivi alla stagione 144, non di più»

Rassegna Stampa: Il Messaggero, pagina 23, di Valentina Venturi

 

Frassica: spero che Don Matteo arrivi alla stagione 144, non di più

L’INTERVISTA

«Siamo contentissimi e gasatissimi. Mentre vanno in onda le puntante della decima serie, noi giriamo le ultime. La mattina sul set ci godiamo questi bei risultati e rendiamo sicuramente di più». Entusiasmo alle stelle per Nino Frassica, che in Don Matteo interpreta Antonio Cecchini, per amici e familiari Nino, il maresciallo della stazione dei Carabinieri di Spoleto e migliore amico di don Matteo Bondini (Terence Hill). La longeva serie Rai al suo esordio giovedì 7 aveva sfiorato i 10 milioni di spettatori. Il secondo appuntamento, dell’altra sera, è stato seguito da 8 milioni 371 mila spettatori (share del 29.63%), per il primo episodio, e 7 milioni 761 mila (share 32.66%) nel secondo.

Secondo lei quali sono i motivi?

«Gli abbonati non ci hanno abbandonate e si sono aggiunte le nuove generazioni. Il segreto di Don Matteo credo dipenda dalla commistione di generi e storie. Ma se posso dire la vera verità io Nino Frassica con Terence Hill il pubblico non lo capisco, ma mi adeguo!».

Nino Cecchini come festeggerebbe questi risultati?

«Andrebbe al bar con ogni singolo spoletino a prendere un caffè. Settemila caffè in un giorno solo e poi a casa sverrebbe felice».

Oltre al nome, ci sono somiglianze tra lei e il maresciallo?

«Mi sono facilitato il lavoro: lo faccio assomigliare a me, così mi viene più facile. So cosa pensa, siamo tutti e due alla mano e perdoniamo. E non mi serve chissà quale analisi psicologica per entrare nel personaggio, basta aggiungere la mia quota comica naturale. Infine improvviso: completo e arricchisco il copione per far ridere di più, senza però interferire con il lavoro dei colleghi».

Don Matteo nella fiction è il suo migliore amico. Nella vita reale come sono i vostri rapporti?

«Con Terence è nata una bella amicizia. Ci vediamo anche fuori dal set. È un gran signore e anche di persona emana serenità e semplicità».

Realtà e finzione combaciano quindi?

«In Don Matteo ogni situazione è misurata per piacere a tutti: è umana, spensierata, rassicurante. Dopo il telegiornale non vorresti più uscire di casa, invece dopo aver visto noi, apri la porta, perché pensi che esistano persone per bene. Lo dichiaro ufficialmente: voglio che Don Matteo arrivi alla stagione 144. Ma non di più, perché dopo sarei troppo vecchio».