Pubblicato il 02/01/2016, 11:05 | Scritto da La Redazione
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Rassegna stampa – Bestemmia e brindisi in anticipo, il Capodanno nero di mamma Rai

Rassegna stampa – Bestemmia e brindisi in anticipo, il Capodanno nero di mamma Rai
Il Capodanno nero della tv di Stato e la resa al pubblico ultrà. Sms fuori controllo e timer sballato.

Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 7, di Antonio Dipollina.

Bestemmia e brindisi in anticipo, il Capodanno nero di mamma Rai

Il Capodanno nero della tv di Stato e la resa al pubblico ultrà.

In teoria è la serata tv più innocua dell’anno (milioni di televisori accesi per una sera di fianco a tavole imbandite, nessuno guarda e tutti si ingozzano, volume al minimo, poi si alza un minuto prima di mezzanotte e si brinda). Invece su Rai 1 va in scena il kaputt-anno, prima la fantozzata del minuto di anticipo mentre su Canale 5 prendono subito in giro la concorrenza. E poi succede il fattaccio, tra le centinaia di messaggi a pagamento dei telespettatori a casa, che si vanteranno per anni di aver visto i loro auguri in tv, sbuca il bestemmione epocale che nessuno riesce a fermare. Dice Borgomeo, presidente dell’occhiuta associazione Aiart: «A quel punto poteva passare anche un messaggio di incitamento all’Isis» (come se ne avessero bisogno): Insomma, peggio non poteva andare: sia per la cosa in sé, sia perché una serie così bislacca di incidenti fa partire il 2016 televisivo con polemiche che vanno ben oltre il ridicolo a base di indignazioni “a gratis” di tutti quelli che passano di lì.

Ma è il trappolone social, lo stesso che distrae il mondo intero, per esempio il povero addetto Rai alla sorveglianza degli sms da mandare in onda che magari stava twittando o chattando o via elencando e non vede la clamorosa bestemmia scritta. La Rai rivendica i 150mila messaggini (soldi a palate) arrivati e non si capisce: vuol dire che è arrivata una sola bestemmia ed è passata tranquillamente oppure ce n’erano decine (oltre a incitamenti all’Isis, insulti alla suocera, svelamenti di corna con nomi e cognomi) e il nostro addetto, sfinito, alla fine se n’è lasciato scappare uno fatale? Chissà. Ciliegina sulla torta, qualcuno ha mandato un sms rivelando, ovvero spoilerando, il segreto della scena clou di Guerre Stellari, peraltro ormai noto anche a popolazioni dell’Amazzonia che contattano il mondo esterno solo via tamburo.

Va così, e mentre la questione del minuto di anticipo del countdown in sé un errore tecnico grave, in generale degno di un chissenefrega gigante ma si sa come funziona alla fine scivolerà via, a meno che qualcuno delle associazioni di cui sopra si premurerà di fare denunce, resta l’altra questione: ai tempi, per la bestemmia di Mastelloni in epoca di tv molto antica saltò quasi in aria il Paese che aveva in realtà voglia di distrarsi dai guai veri dopodiché si ricorda un Ceccherini all’Isola dei Famosi più decine di fuorionda colti soprattutto in ambito calcistico, nelle dirette dagli stadi. Ma quello che preme alle porte è il pubblico da casa, ansioso come i tempi obbligano di partecipare: immaginare di frenare l’invasione degli ultra-telespettatori è pura illusione, ormai se il pubblico da casa non “fa” la trasmissione, quelli delle trasmissioni medesime si sentono particolarmente sfigati (dovrebbe essere il contrario, ma pazienza). Nel calcio ormai è uno status: anche alla seriosa Domenica Sportiva passano per tutto il tempo messaggini e molti sono di ultras che vanno ben oltre il dileggio degli avversari, a Mediaset ormai non concepiscono più un programma che non comprenda la domanda o la critica spietata del telespettatore anonimo all’allenatore titolato e tutti si sentono assai popolar/populisti. La deriva è ovviamente ad altissimo rischio, va a finire che la singola bestemmia tra non molto verrà considerata una media soddisfacente e forse un ottimo risultato finale portato a casa.

 

(Nella foto un momento del Capodanno di Rai 1)