Video – Toni Servillo: “Il talento senza lo studio è effimero, almeno questo vale a teatro”

Toni Servillo non ama le conferenza stampa, soprattutto se c’è da parlare di televisione e non solo del suo amato teatro. Ma è una pratica cui non può sottrarsi, anche perché è il protagonista di Toni Servillo a teatro, sei puntate in prima serata da domani su Rai 5 per riscoprire la drammaturgia europea e il teatro napoletano. Appena si siede al tavolo nella sala degli Arazzi di Viale Mazzini, l’interprete della Grande Bellezza, il film di Paolo Sorrentino premiato con l’Oscar, legge il press book che sulla copertina riporta la seguente frase: «Toni Servillo a teatro. Ritratto di un attore da Oscar». Apriti cielo. «Non sono un attore da Oscar sia chiaro. L’Oscar non l’ho vinto io, ma Sorrentino, credo che dire attore da Oscar sia riduttivo, sono un attore militante, perché milito nel teatro». Cominciamo bene. Meglio riportare la conversazione nei binari teatrali e della rassegna monografica dedicata al suo teatro. Ma inevitabile il discorso riplana sul piccolo schermo.

Qualcuno gli chiede se userà un linguaggio comprensibile al popolo televisivo. “Il Divo” sorride e replica: «Non faccio ipocritamente finta di essere un cretino per farmi capire da tutti. E comunque se continuiamo a immaginare che questo sia un lavoro fatto per un’enclave, sbagliamo. Piuttosto è un certo tipo di tv che moltiplica le fesserie, cerchiamo di fare in modo che l’enclave siano quei fessi». Ecco. Ce n’è anche per la Rai che trasmette «le cose belle alle cinque di mattina e alle otto di sera solo tante sciocchezze», ma anche con un certo modo di mettere in competizione il talento, discorso su cui abbiamo chiesto più spiegazioni. L’attore ha risposto a TvZoom, almeno fin quando non si è stufato.

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Tiziana Leone

(Nella foto Toni Servillo)