Pubblicato il 06/11/2015, 12:35 | Scritto da La Redazione

Tv, Rai +18%, Sky +7%, Mediaset +3,4% a settembre – L’autogol di Mediaset in Champions League

Rassegna stampa: Italia Oggi, pagina 20.

Tv, Rai +18%, Sky +7%, Mediaset +3,4% a settembre

Un ottimo settembre per gli operatori televisivi, la cui raccolta pubblicitaria per molti cresce a due cifre, come nel caso della Rai, Mtv e Discovery. Il totale della tv per il singolo mese ha registrato un incremento del 6,6%, il che ha portato a ridurre la perdita nei nove mesi al -1,6%. In particolare, secondo le elaborazioni di ItaliaOggi su dati raccolti nel mercato, gli investimenti su Mediaset sono in aumento del 3,4% a settembre, il che ha portato il cumulato in terreno positivo (+0,2%). La Rai nei 30 giorni ha visto un balzo del 18% e nei nove mesi la variazione negativa si riduce al 7,6%. Un recupero sul settembre dello scorso anno, fiacco probabilmente per un effetto Mondiali, che aveva portato a un anticipo degli investimenti da parte delle imprese nei due mesi precedenti. Anche Sky cresce nei 30 giorni, +6,9%, con gennaio-settembre a -7,7%. Molto bene Discovery a +22,7% e +21% nel cumulato e Mtv, +18,3% e +14,5% rispettivamente. I dati di Mtv sono quelli Viacom comprensivi di Mtv8, nel frattempo passata a Sky e ormai raccolta dalla concessionaria del gruppo satellitare. Probabilmente già dal prossimo mese, invece, Mtv8 sarà incorporata nei dati di Sky. Settembre più debole invece per La7 (-12% ), la cui media dei nove mesi infatti peggiora a -9,7% rispetto al -9,4% precedente.

 

Rassegna stampa: L’Espresso, pagina 49, di Gianfrancesco Turano.

L’autogol di Mediaset

Il calcio è fatto di episodi. I diritti del calcio pure. Al suo primo anno di esclusiva Champions league, Mediaset Premium è stata messa in difficoltà proprio dalla Lazio di Claudio Lotito, re dell’autovelox e cardine del sistema controllato dagli uomini del Biscione, a partire da Adriano Galliani per finire con la folta pattuglia di ex passati ad altre squadre (Infront). L’eliminazione del club biancoceleste ai preliminari di Champions ha ridotto a due le italiane in corsa (Juventus e Roma). Gli effetti sull’audience si sono fatti sentire. I dati Auditel dicono che, se si considerano le prime tre giornate del girone di qualificazione, la somma degli spettatori medi sulle due serate di martedì e mercoledì fra chiaro e pay è di 2,329 milioni. La stagione scorsa in condizioni simili (due italiane iscritte ai gironi e Napoli eliminato ai preliminari) e con una divisione delle partite fra Sky Italia e Mediaset la media era di 4,077 milioni. Nel 2013-2014 gli spettatori tra free e pay erano stati 5,155 milioni, ma con una terza italiana ai gironi, il Milan.

È vero che Sky ha una platea di abbonati molto più vasta di Premium (4,688 milioni), ma agli sponsor che riempiono le casse dell’Uefa questo importa poco. Sono loro i più scontenti del netto calo di pubblico. Per recuperare terreno Italia 1 e Italia 2 hanno trasmesso in chiaro cinque partite nei primi tre turni di quest’anno. Nei due anni precedenti l’accordo Sky-Mediaset prevedeva un solo match in chiaro per turno e con un club italiano in campo. Le cinque partite free di quest’anno hanno portato in tutto 8,2 milioni di spettatori. Le tre del 2014, 18,9 milioni. A Cologno Monzese si dichiarano soddisfatti dì queste cifre. Ma la classifica resta deficitaria. I nuovi abbonati di Premium, secondo le ultime rilevazioni (settembre 2015), sono 1,815 milioni con un incremento netto di 112mila iscritti. A prezzo di listino (36 euro al mese) e un ricavo di 48 milioni di euro. Anche aggiungendo gli spot, ce ne vuole per arrivare a break even rispetto ai circa 230 milioni di euro che per tre anni Mediaset deve versare all’Uefa.

A maggior ragione perché le offerte speciali (fino a 19 euro) portano il ricavo medio per abbonato molto più in basso, sotto i 300 euro all’anno. Mediaset sta tentando di correggere il tiro in corso d’opera. L’esclusione delle italiane dalle trasmissioni in chiaro è rientrata una prima volta con Bate Borisov-Roma del 29 settembre (2,76 milioni di audience free contro i 7 milioni di Atletico-Juve dell’i ottobre 2014) e una seconda volta mercoledì 4 novembre 2015 con Roma-Bayer. Se per quest’anno il deficit è certo, la prossima stagione rischia di essere un incubo per due ragioni. All’inizio del 2017 ci sarà la gara per i diritti Champions del triennio 2018-2020 e bisognerà decidere quanto mettere sul piatto. Inoltre, se si fa riferimento all’attuale classifica di serie A, la Champions League 2016-2017 potrebbe schierare Roma, Fiorentina e Napoli, ed escludere le tre regine del tifo: Juve, Milan e Inter. A Mediaset rimarrebbe solo la stagione 2017-2018 per recuperare il passivo.

 

(Nella foto l’antenna di emissione di Mediaset a Cologno Monzese)