Pubblicato il 03/11/2015, 11:30 | Scritto da Carlo G. Lanzi

Tv locali, sbloccata la rottamazione – Antitrust: “Bene il canone nella bolletta, ma va indicato”

Rassegna stampa: Il Sole 24 Ore, pagina 15, di Marco Mele.

Tv locali, sbloccata la rottamazione

Lettera Agcom al Mise.

Si sblocca la rottamazione delle frequenze televisive assegnate alle tv locali che, per i paesi confinanti, interferiscono con le proprie trasmissioni. Sul sito del Ministero dello Sviluppo sono state pubblicate le procedure per le domande che le tv locali interessate, 144, che trasmettono su 76 frequenze, potranno avanzare entro il primo dicembre, per gli indennizzi riservati a chi “libererà” volontariamente tali frequenze. A disposizione ci sono oltre cinquanta milioni di euro (50 e 826mila), rispetto ai venti iniziali. «Da oggi parte concretamente – sottolinea Antonello Giacomelli, sottosegretario alle Comunicazioni – il percorso di riforma dell’emittenza locale. Iniziamo a risolvere il problema delle interferenze con i paesi confinanti per riportare l’Italia nella legittimità internazionale».

Lo “sblocco” permetterà, tra alcune settimane, di varare i bandi per assegnare alle tv locali l’uso delle frequenze nazionali disponibili: uno per operatori di rete e l’altro per gli editori di contenuti. Vi è un retroscena. Giacomelli ringrazia l’Agcom, «che ha dato al Ministero la possibilità di utilizzare maggiori risorse, consentendo di aumentare la capacità trasmissiva a disposizione delle emittenti locali». Da mesi è in corso un braccio di ferro tra Agcom e Ministero sulle frequenze da mettere in gara. L’Agcom, con la delibera 480 del 2014, non ha pianificato in tutte le regioni le frequenze disponibili. Il Ministero ha scritto all’Autorità avanzando alcuni quesiti che, in sostanza, tendevano a far aumentare il numero di frequenze da mettere a disposizione per il beauty contest degli operatori di rete.

Fino alla lettera scritta dal presidente dell’Agcom, Marcello Cardani, a nome del Consiglio, nella quale il Ministero ha letto una dichiarazione di disponibilità dell’Autorità a far includere il diritto d’uso sulle frequenze disponibili in tutte le regioni. L’Agcom, in realtà, ha scritto: abbiamo provato una metodologia alternativa che consente di andare nella direzione richiesta (dal Ministero), anche se potrebbero esserci interferenze. Se il Ministero vuole, vada avanti contale metodologia, nonostante i nostri dubbi. Il Ministero andrà avanti” a quanto sembra. Anche se appare difficile che l’Agcom integri la sua delibera con altri diritti d’uso: questo potrebbe far nascere qualche contenzioso quando saranno assegnati i diritti d’uso sulle frequenze non inclusi nella revisione del Piano approvata dall’Agcom.

 

Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 17.

Antitrust: “Bene il canone nella bolletta, ma va indicato”

Sì al canone Rai in bolletta, ma siano garantite informazioni e trasparenza ai consumatori. In particolare, sarà necessario specificare la quota riservata ai servizi di fornitura elettrica. Ad affermarlo è l’Antitrust nel parere sulla riforma di viale Mazzini e sul futuro nuovo contratto di servizio, inviato il 28 ottobre scorso al presidente del Senato, alla presidente della Camera dei deputati, alla presidente del Consiglio e al ministro dello Sviluppo economico. L’autorità valuta positivamente l’introduzione del canone Rai nella bolletta dell’energia elettrica. Una decisione «mossa dall’intento di ridurre l’area di evasione dagli obblighi contributivi». Ma, spiega Giovanni Pitruzzella, «il canone non dovrebbe compromettere la possibilità per il consumatore finale di comprendere chiaramente qual è il prezzo pagato per i servizi di fornitura elettrica».