Pubblicato il 14/10/2015, 11:34 | Scritto da La Redazione

Auditel, verso il rinvio dello stop ai rilevamenti – Rai, Dall’Orto sceglie Cinzia Squadrone capo marketing

Rassegna stampa: Il Sole 24 Ore, pagina 17, di Andrea Biondi.

Auditel, verso il rinvio dello stop ai rilevamenti

Dopo lo scivolone sulla segretezza del campione, lettera di Nielsen al Cda.

Il giorno più lungo dell’Auditel è arrivato. Dalle informazioni raccolte dal Sole 24 Ore prima della riunione del Consiglio d’amministrazione che si terrà oggi a partire dalle 10.30 nella sede di Via Larga, a Milano potrebbe tuttavia non essere un giorno “storico”. Lo sarebbe se il board dovesse decidere di interrompere le rilevazioni (Auditel sforna dati dal 1987) fino alla costituzione di un nuovo panel (e si parla di almeno 6 mesi). Ma la conclusione della vicenda che ha visto Auditel e Nielsen – che conduce tecnicamente la rilevazione – nell’occhio del ciclone dopo un errore tecnico (di Nielsen) che ha compromesso la segretezza del campione, a meno di sorprese dell’ultima ora non dovrebbe essere questa. Piuttosto, a quanto risulta al Sole 24 Ore la chiave di volta potrebbe arrivare da una posizione che questa mattina dovrebbe emergere in Cda, spinta dalla componente rappresentativa del “mercato”. In particolare dalle file dei rappresentanti in quota Upa (sono 10 su 30) dovrebbe partire una sorta di ultimatum a Nielsen per trovare entro 10 giorni una soluzione. E in questi dieci giorni la pubblicazione dei dati potrebbe anche essere sospesa.

L’esito della riunione odierna del Cda di Auditel in cui sarà ascoltato il comitato tecnico non è comunque da dare per scontato. Al di là delle ricostruzioni, la stessa Upa per bocca del presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi ha ufficializzato una posizione attendista a seguito della riunione di ieri del Consiglio direttivo della stessa associazione. «Ci riserviamo di prendere una posizione domani (oggi, ndr.), durante il Cda di Auditel, una volta che avremo ricevuto tutte le informazioni tecniche e legali, che sono in corso di definizione». Una decisione quella di Upa che dati i numeri in Consiglio è di massima importanza che sarà presa «nell’assoluto interesse della credibilità e dell’autorevolezza dell’Auditel nei confronti del mercato. È uno strumento di cui non possiamo fare a meno». Certo è che la patata è davvero bollente. Un errore umano ha reso visibili a componenti del campione l’indirizzo email di altri componenti del campione. Non una falla da poco e per un numero di famiglie coinvolte non da poco: 4mila su 5.700 a blocchi da mille. In pratica ogni famiglia ha avuto contezza degli indirizzi email di altre 999.

Per Auditel e anche per i propri consiglieri c’è a questo punto un tema legato al rischio di possibili azioni di responsabilità. E non a caso tutto sembrerebbe essere iniziato da una minaccia di azione legale da parte di una famiglia che si è vista nell’indirizzario email condiviso. Dall’altra parte si avvicina il periodo della campagna natalizia. E ci si interroga sulle conseguenze di uno stop a rilevazioni e pubblicazioni di dati, visto che i contratti fra inserzionisti e broadcaster in Italia vengono fatti avendo come fulcro il meccanismo del “post”: si vende avendo come base un dato di audience e se il programma fa di più o di meno si ricalibra il quantum pagato dall’inserzionista. Esistono spinte contrarie, insomma, per una questione comunque delicatissima sulla quale anche Agcom ha chiesto lumi. E intanto l’altroieri sera all’indirizzo dei consiglieri d’amministrazione Auditel è arrivata una lettera di Nielsen. La società di rilevazione ha fatto presente di essere al lavoro e di voler completare entro luglio il “superpanel” (già previsto), con l’aggiunta di 10mila famiglie in più, assicurando inoltre il completo turnover del campione. Con l’informativa ha poi fornito anche dati e “curve d’ascolto” per dimostrare che comunque non ci sarebbero state “distorsioni” nei dati negli ultimi giorni. A taccuini chiusi alcuni consiglieri battezzano la comunicazione come rituale e non certo sufficiente. Altri hanno tirato un sospiro di sollievo. Oggi in Cda si va alla conta.

 

Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 30, di Aldo Fontanarosa.

Rai, Dall’Orto sceglie Cinzia Squadrone capo marketing

Tutti si aspettavano delle nomine alle reti televisive oppure ai telegiornali. Invece il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto pensa prima alla cassa e sceglie il nuovo capo del marketing di Viale Mazzini. La scelta cade su un manager donna di buona fama. In Rai arriva Cinzia Squadrone, nata a Chieti, milanese di adozione, da un paio d’anni a Discovery Italia dove ha curato il brand del gruppo televisivo. Prima di allora, la Squadrone ha lavorato per otto anni a La7. Per l’emittente ha gestito il budget della pubblicità, elaborato il piano di marketing, seguito il settore ricerche, analizzato i dati di ascolto. Nel suo curriculum ci sono anche Digicast (del gruppo Rcs), Medusa Film (dove guidava il marketing e teneva i rapporti con le agenzie che realizzavano la pubblicità). Nel 1996 dalla Direzione Marketing di Rti – la manager ha contribuito alla quotazione in Borsa di Mediaset. La casella di capo del marketing era come scoperta in Rai perché alti dirigenti, che si occupavano di altro, la detenevano ad interim.

 

(Nell’immagine il logo Auditel)