Pubblicato il 14/09/2015, 10:40 | Scritto da La Redazione
Argomenti: , , ,

Accordo triennale con Sky: Rai4 vola sul canale 104 – Il “garantismo” Rai per gli squalificati sportivi

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 21, di Marco Castoro.

Accordo triennale con Sky: Rai4 vola sul canale 104

Nessuna intesa su Rai5 e Rai Movie e dopo il divorzio dalla satellitare Mediaset dichiara perdite contenute.

TELECOMANDO Spesso ci si riempie la bocca nel dire che i tasti del telecomando non siano poi così determinanti per gli ascolti. Perché è la programmazione che conta, non il numero. E invece poi si scopre che i telespettatori sono pigri e amano condensare tutti i loro canali preferiti uno dopo l’altro, tanto che il tasto +, quello dello scorrimento dei canali, è il più consumato del telecomando. L’ultima testimonianza arriva dall’ottimo risultato dello storico derby italiano Pennetta-Vinci agli Us Open che ha fatto di Deejay Tv la terza rete più vista (7% di share) dopo Canale 5 e Rai 1. Se Discovery Italia (il gruppo proprietario dei due canali) non avesse acquisito il tasto 9 del telecomando difficilmente gli spettatori sarebbero stati così tanti. Continuando a ragionare con questa logica diventa facile immaginare come sia stata combattuta la corsa ai tasti 104-105 e 106 del bouquet Sky, dopo che Mediaset ha deciso di spegnere, solo sulla piattaforma di Murdoch, i tre canali generalisti. Alcuni giorni di pausa riflessiva poi Sky ha assegnato il tasto 104 a Rai 4. Gli altri due li aveva già sistemati con l’avanzamento di Sky Uno e il meglio di Fox.

NUOVA IMMAGINE Ora sotto esame ci sarà Rai 4, la rete diretta da Roberto Nepote, a capo della struttura Rai Gold (comprende anche Rai Premium e Rai Movie). La quarta rete di Viale Mazzini vanta nel digitale terrestre un ascolto medio dell’1% di share nell’intera giornata, che poi migliora in prima e seconda serata. Il fiore all’occhiello è il target (15-44 anni) che fanno della rete la più giovane della galassia a disposizione del neo d.g. Antonio Campo Dall’Orto. Con l’accordo triennale con Sky, Rai 4 dovrà necessariamente rifarsi il trucco. Intanto arriva l’Hd entro l’anno. Poi si studierà qualche innovazione da inserire nei palinsesti, magari dando una corsia preferenziale all’intrattenimento, in aggiunta alle serie tv che hanno finora caratterizzato la rete. Nessuna speranza invece per Rai 5 o Rai Movie, le reti che puntavano ai tasti 105 e 106. Infatti nonostante l’accordo Rai-Sky abbia riaperto il dialogo tra le due aziende dopo la clamorosa rottura del 2009 durante la gestione Masi a Sky escludono nuovi turnover. Sky Uno e Fox resteranno lì dove sono adesso. Chi ci ha guadagnato e chi ci ha perso dopo questa mini rivoluzione? Mediaset parla di perdite contenute in valori decimali, a Sky invece esultano per un più 500 mila al giorno complessivo di Sky Uno e Fox.

 

Rassegna stampa: Il Fatto Quotidiano, pagina 18.

Il “garantismo” Rai

Il 4 di settembre, la Commissione Disciplinare della Federazione Internazionale di Ginnastica ha sanzionato cinque giudici impiegati ai Mondiali 2014 di ginnastica ritmica. L’accusa più ricorrente: favoritismi agli atleti del Paese di appartenenza. All’italiana Maria Isabella Zunino Reggio sono stati inflitti tre mesi di sospensione. Ma sabato pomeriggio, come le accade spesso da tempo, la giudice sospesa Zunino Reggio strologava su Rai Sport. Il garantismo del servizio pubblico è davvero speciale. D’altronde è la stessa Rai che ha ospitato con tutti gli onori di casa quel Luciano Moggi che, per il mondo del calcio, è un dirigente squalificato a vita; oltre alle colpe che gli elenca l’ultima sentenza in Cassazione su Calciopoli finita in prescrizione per l’ex capostazione. Questo succede in Viale Mazzini perché ogni canale, ogni redazione, ogni singolo programma godono di una discrezione assoluta. E il controllo dei vertici, che dovrebbero garantire il rispetto dei valori del servizio pubblico, è molto blando. Adesso il nuovo dg Antonio Campo Dell’Orto nominerà la sua squadra. Speriamo che la Rai diventi un’azienda normale. Nessuna pretesa. Soltanto che sia normale.