Pubblicato il 13/09/2015, 14:01 | Scritto da La Redazione
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Mike va all’asta. Dagli smoking al mezzobusto

 

Rassegna Stampa: Corriere della Sera, pagina 19, di Giusi Fasano

 

Mike va all’asta Dagli smoking al mezzobusto

Tutta la sua vita in 426 oggetti

 

Facciamo un quiz. Chi è il personaggio che in un’intervista al «Corriere della Sera» raccontò il seguente episodio: «Un giorno in redazione avevano tutti i musi lunghi. Sono entrato e ho detto “Allegria!”. Avevano appena smesso di litigare ma nonostante questo scoppiarono tutti a ridere. Capii che quella battuta avrebbe funzionato». È lui, ovviamente: Mike Bongiorno, l’uomo che inventò la televisione italiana, mister 25 milioni di telespettatori, icona e storia del nostro piccolo schermo. Nei suoi 85 anni ha fatto così tanto che la sua vita avrebbe potuto contenerne diverse altre. E se per caso tutto questo non fosse abbastanza chiaro basterebbe dare un’occhiata il 16-17 e 18 ottobre alla preview dell’asta organizzata in suo nome. Poltrone, quadri, tavoli, argenti, fotografie, orologi, occhiali, caricature, cravatte, giacconi, sciarpe, coppe… di tutto di più: 426 pezzi appartenuti a lui, usati da lui, regalati a lui o con lui come soggetto. Da vendere al miglior offerente in un’asta, appunto, che si terrà martedì 20 ottobre nella famosa casa d’Aste milanese «Il Ponte», che il fondatore Stefano Redaelli volle a Palazzo Crivelli, nel cuore di Brera. «Abbiamo pensato di mettere all’asta pezzi della sua vita e di condividere la sua quotidianità con chi gli ha voluto bene» si emoziona sua moglie Daniela, raccontando dell’iniziativa. Il ricavato? La Fondazione Mike Bongiorno vorrebbe riqualificare gli spazi comuni di un quartiere periferico di Milano e creare una piazza che diventi «luogo di incontro piacevole e sicuro» per tutti. E ancora: «Venderemo parte degli arredi della casa di famiglia di Milano, fra cui il suo studio che verrà ricostruito nelle sale di Palazzo Crivelli per la preview». Saranno esposti anche i moltissimi premi ricevuti da Mike nel corso della sua lunga carriera, compresi i 25 Telegatti, non in vendita perché il loro posto, spera la famiglia, sarebbe

in un eventuale museo della televisione. Se fosse dalla parte del pubblico proverebbe ad aggiudicarsi un oggetto anche la signora Bongiorno: «Sicuramente il BatMike spiega lei stessa un bombolotto con il volto di Mike e le sembianze di Batman, conteso anche dai miei nipotini». Qualcuno vorrà la giacca da smoking color panna, altri lotteranno per le giacche a vento del Mike versione scalatore. Ci sarà da battersi perfino per il presepe di quand’era bambino, per una coperta in camoscio e pelo di pecora e per la carrozzina con la quale portò a spasso i suoi figli neonati. E poi cappelli, tshirt, un bastone. Ogni oggetto un ricordo. Il più dolce? La poesia che gli dedicò Alda Merini.