Pubblicato il 04/08/2015, 15:24 | Scritto da Tiziana Leone

Con il “Buono, il Brutto e il Cattivo”, Raiuno tenta la carta del reportage nelle notti d’estate.

Con il “Buono, il Brutto e il Cattivo”, Raiuno tenta la carta del reportage nelle notti d’estate.
Al via domani in seconda serata su Raiuno, il programma affidato al giornalista Carlo Puca, al suo esordio nel ruolo di conduttore, racconterà il nostro Paese attraverso reportage realizzati seguendo diversi punti di vista. Vietato scadere nel talk. Almeno così promette il conduttore.

L’esperimento vien d’estate, solitamente fa poco rumore e se raggiunge buoni ascolti può conquistare il posto fisso: almeno così spera Carlo Puca, da domani alla guida di Buono Brutto cattivo su Raiuno in seconda serata. La rete gli ha concesso quattro serate per altrettanti reportage, realizzati in maniera possibilmente originale, evitando l’egocentrismo dei talk show con cui siamo stati assillati per l’intero anno catodico. Domani sera si apre con un argomento alto: la fede, intesa come religione e rapporto con Dio. In studio l’unico ospite sarà Valerio Massimo Manfredi, con il compito di trarre le conseguenze di quello che lo spettatore vedrà. «I servizi sono tutti realizzati da giovanissimi videomaker e producer e non dalle classiche troupe – ha tenuto a sottolineare Puca – L’intento è di sovvertire i tradizionali programmi di informazione che solitamente procedono per tesi precostituite». Speriamo che il nostro eroe riesca nel suo difficile intento, visto che tutti i neo patentati di casa Rai partono con i migliori buoni propositi di originalità, salvo poi naufragare del mare del già visto.

Il programma, ideato dal gruppo di lavoro di Petrolio, si sviluppa attraverso tre diversi reportage (realizzati da Vito Foderà, Teresa Paoli e Christian Letruria): di ogni argomento vengono presentati tre punti di vista, dove il Buono è sempre buono, il Cattivo pure, mentre il Brutto può inaspettatamente rivelarsi Bello, «proprio secondo l’interpretazione che Sergio Leone diede al suo celebre film», ha precisato Puca che svela come ha avuto la geniale idea del programma. «L’ispirazione me l’ha fornita una lite cui ho assistito nel traffico romano tra due automobilisti e un motociclista coinvolti in un piccolo incidente, tutti indistintamente e fermamente convinti di avere ragione, di possedere la verità. Con il vigile nel mezzo ad ascoltarli cercando di trovare il bandolo della matassa. Ecco io sarò un po’ il vigile». Forse Puca non lo sa, ma i pizzardoni, così chiamati i vigili a Roma, non sono proprio la categoria più amata.

Nella seconda puntata, traffico permettendo, la trasmissione parlerà di Rom, nella terza di prostituzione e nell’ultima di Expo, tanto per cambiare.

Tiziana Leone

(Nella foto, Carlo Puca)