Pubblicato il 03/08/2015, 15:32 | Scritto da Tiziana Leone

Gentili alpinisti, perché prendersela con il reality delle montagne di Raidue?

Mi rivolgo a voi, benedette guide alpine arrabbiate con Caterina Balivo: ma davvero pensavate che la signora fosse in grado di distinguere le scarpe da trekking dagli scarponi di montagna? Dico, ma avete mai visto Detto fatto? Non so quante centinaia di puntate abbia passato a cercare di far capire al pubblico come si fa un merletto o una polpetta al sugo, è stata persino promossa in prima serata con la sua fantastica verve capace di fare meno simpatia della Borromeo al suo decimo matrimonio con Pierre Casiraghi, è riuscita a condurre un talent sulle torte senza sapere se il profiterol è quello con le palle o se il tiramisu è un suggerimento per lo spettatore costretto a guardarla. E voi, signori del Cai, il Club Alpino italiano, ve la prendete con lei perché è stata messa a capo di una spedizione di pseudo Vip costretti a scalare la montagna sotto l’occhio della telecamera?

Capite che la Balivo, che al Più grande pasticcere il prossimo anno è stata sostituita da nessuno tanto era forte il suo ritmo di conduzione, non potrà deturpare il paesaggio con le sue scarpette da trekking tutte colorate, i suoi pantaloncini aderentissimi, i suoi cappellini anti-sole? Fossi in voi mi preoccuperei più del tono di voce di Arisa che dall’alto delle montagne potrebbe sgretolare con una sola vocale montagne messe lì da milioni di anni. O di Filippo Facci, capace di litigare anche con un’aquila reale su chi dei due sia portatore sano del concetto di virilità. O ancora di Enzo Salvi, detto er cipolla, che probabilmente sta ancora pensando si esser finalmente riuscito a entrare nel cast di Natale sul Monte Bianco.

In tutta onestà non credo che il reality della montagna, difeso a spada tratta dal direttore di Raidue, Angelo Teodoli, sicuro che servirà a far conoscere al popolo della tv la bellezza della montagna e il rispetto che bisogna sempre e comunque portarle, possa nuocere al nostro monte più alto. Lì è stata costruita una funivia del futuro, un capolavoro di ingegneria moderna tra i ghiacci e il cielo, lì è stata mandata una spedizione di otto Vip alle prese con ramponi e funi di sicurezza. L’alfa e l’omega della nostra Italia.

La speranza è che Caterina Balivo abbia nel frattempo capito che questo Mont Blanc non è quello fatto di castagne.

Tiziana Leone