Pubblicato il 21/07/2015, 18:30 | Scritto da Tiziana Leone
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Super-Mario Tozzi, l’uomo capace di unire storia, geografia, scienze e matematica in un’ora

Non è estate senza Mario Tozzi. L’uomo nato da una piccozza torna oggi in seconda serata su Rai 1 con Fuori Luogo, perché non esiste posto in Italia che non valga la pena di essere esplorato dal nostro geologo, climatologo, naturologo, sapientologo, tanto per lui va bene tutto. Dategli una città e lui vi dirà com’è nata, chi c’era prima, come ha fatto una goccia di pioggia a trasformarsi in un ectoplasma, che poi è diventato un rinoceronte, trasformato da Mussolini in un monumento dopo la bonifica delle paludi. L’unico uomo che sia riuscito a ridimensionare il potere della stirpe degli Angela, riuscendo a creare un avamposto “free from the genius family” di casa Rai, Tozzi è riuscito a smarcarsi dall’educazione siberiana modello Quark e ha creato una suo nicchia fatta di terra, acqua e cenni storici. Da Gaia in poi il nostro divulgatore ha percorso chilometri con l’ansia di spiegare al telespettatore inesperto l’origine di ogni cosa, che fosse sabbia o una gallina. Strada facendo ha capito che solo la terra non bastava, serviva una connessione storica, un riferimento a qualcuno che nel passato avesse messo lo zampino nell’evoluzione, tanto per offrire un raccordo socio-politico-economico-ambientale al posto in cui siamo destinati a vivere.

Così questa sera, nella prima puntata del suo Fuori Luogo, ripercorrerà la storia araba della Sicilia: tre secoli di dominazione che hanno lasciato cultura, opere e cibo. Esempio per capire: parlerà delle Camere dello scirocco, stanze dove la sapienza antica riusciva a creare ambienti freschi per sopravvivere al caldo micidiale dello scirocco siciliano, così come delle panchine di pietra disposte a semicerchio, tavole di marmo e scale intagliate nella roccia viva, dove in un canale scavato nel pavimento, scorreva la fresca acqua di sorgente, convogliata dalla rete di canali. Poi  nelle puntate successive tratterà altri argomenti, dagli sventramenti del Fascismo a Roma, alle bonifiche delle paludi, dall’interramento dei fiumi cittadini, alla fine delle miniere sarde.

L’ansia da prestazione spinge sempre il nostro uomo piccozza vestito di pile a non fermarsi al semplice racconto da strada, ma ad andare oltre e colpirci con effetti speciali, con esperimenti scientifici realizzati in strade e piazze, con immagini aeree girate dai droni, il tutto però realizzato con una telecamerina-selfie dallo stesso conduttore, come dire coi soldi della Rai non è che posso fare Super Mario. Ora però nostro signore degli esperimenti, vorremmo ricordarti che il sacro Graal della scienza Piero Angela,  li faceva già duecento milioni di anni fa, quando Sky voleva dire solo cielo, Internet lo usava solo la Nasa e Pippo Baudo era il re indiscusso della tv.

Tiziana Leone

(Nella foto Mario Tozzi)