Pubblicato il 07/07/2015, 14:34 | Scritto da Andrea Amato
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Rai: la (sacrosanta) rivoluzione dell’informazione non si ferma. Il piano di Gubitosi dovrebbe partire il 15 luglio

Rai: la (sacrosanta) rivoluzione dell’informazione non si ferma. Il piano di Gubitosi dovrebbe partire il 15 luglio
I sindacati hanno incontrato l’azienda per il trasferimento di 300 lavoratori dalle testate dei telegiornali al progetto denominato “Produzione News”, ovvero le “Newsroom” del direttore generale uscente. Una riforma di modernità, che noi di TvZoom sosteniamo da anni.

Molti sono impegnati a controllare l’iter della riforma Rai arenata in Senato, scommettendo se Matteo Renzi ce la farà a farla a settembre o se sarà costretto a nominare il nuovo consiglio d’amministrazione con la vituperata Legge Gasparri. Altri, invece, accettano quote per il totonomi sul prossimo uomo-donna forte di Viale Mazzini. Intanto, però, Luigi Gubitosi, direttore generale uscente, il cui contratto scadrà tra una settimana, va avanti nel suo lavoro e non ha nessuna intenzione di rimandare la rivoluzione sull’informazione dei telegiornali Rai. Suo lascito insieme alla quotazione RaiWay. Dopo aver combattuto con i giornalisti per creare le famose due Newsroom, da ieri i manager della tv di Stato hanno iniziato il processo di trattativa con i sindacati per tutta la parte produttiva del progetto. Il nome in codice pare sia Produzione News e dovrebbe partire dal 15 luglio, con l’invio delle lettere delle nuove assegnazioni a 300 dipendenti, tra cameraman, tecnici di regia, montatori, producer, grafici, oggi in capo alle quattro testate dei Tg (Tg1, Tg2, Tg3, Rai News24). Espressa la volontà aziendale, i sindacati (come riferisce un esponente del gruppo Indignerai, presente alla riunione) hanno chiesto se fosse un ordine calato dall’alto o se ci fosse margine di trattativa e così hanno chiesto un piano dettagliato per verificarne la fattibilità con tutti i lavoratori coinvolti. Il tutto, quindi, sarebbe rinviato a giovedì mattina.

Al netto della sacrosanta trattativa tra azienda e sindacati, certi che si troverà la giusta via, la riforma dell’informazione del Servizio Pubblico è un tema fondamentale per portare la Rai nel futuro. Un tema a cui noi di TvZoom siamo molto legati e che abbiamo già affrontato anni fa, con un articolo di Mario Maffucci (leggi qui) che, ci piace pensare, ha contribuito al dibattito sulla riforma. Stesso percorso che a breve dovrà affrontare anche Mediaset, che ci aveva già provato con scarso successo con TgCom24, ma che ora sta diventando impellente. E chi si nasconde dietro il dito della “pluralità”, in realtà cerca solo di non perdere rendite di posizione.

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto la statua equestre di Viale Mazzini)