Pubblicato il 03/07/2015, 20:33 | Scritto da Carlo G. Lanzi
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“Quattro mosche di velluto grigio”: un cult nel deserto estivo dopo 24 anni

“Quattro mosche di velluto grigio”: un cult nel deserto estivo dopo 24 anni
Torna dopo ben 24 anni su una tv generalista. Questa sera, alle 23 su La7 andrà in onda uno dei film più noti del regista del brivido, Dario Argento.

Gli amanti del cinema non potranno perderlo. Nel deserto dei palinsesti estivi, tra repliche e programmi improbabili, certo il titolo balza all’occhio. “Quattro mosche di velluto grigio”, proprio quello di Dario Argento, nel suo momento di splendore, era il 1971.

Lontano dagli schermi delle tv generaliste per ben 24 anni – per una serie di contenziosi per diritti d’autore cui ne fu oggetto anche nella versione DVD – arriva questa sera su La7, alle 23.00. Un cult di oggi, che allora incassò circa 2,3 miliardi di lire. Alla colonna sonora ci pensò Morricone (anche se in un primo momento si pensò ai Deep Purple). Altri tempi.

La pellicola fa parte dell’ultimo capitolo della “Trilogia degli animali”, dopo “L’uccello dalle piume di cristallo” e “Il gatto a nove code”. Tra le curiosità: del cast fa parte anche Carlo Pedersoli (in arte Bud Spencer), in una rarissima interpretazione nella quale accantona il ruolo che lo ha reso celebre, per dedicarsi al giallo. Nella pellicola di Dario Argento, infatti, veste i panni di Diomede, un “vecchio saggio” che vive in una baracca sul fiume, chiamato da tutti “Dio”. Altro cameo è quello di Oreste Lionello, che interpreta un “colto” barbone. “Quattro mosche di velluto grigio” è uno dei film a cui il regista è maggiormente affezionato. Un thriller reso ancor più particolare dalla presenza di brevi intermezzi comici, nel quale l’aspetto psicologico prende il sopravvento sulla rigidità della trama.

La trama: Michael Brandon è Roberto Tobias, un giovane musicista che, dopo aver ucciso un misterioso individuo che lo pedinava continuamente, viene perseguitato da un fotografo col volto coperto da una maschera che aveva assistito all’omicidio. Il protagonista, dopo che pure l’investigatore da lui assunto e la sua campagna vengono assassinati, farà presto i conti col killer.

Francesco Franchi

(Nella foto la locandina del film)