Pubblicato il 17/06/2015, 13:34 | Scritto da La Redazione

Sky ricorre al Tar contro Agcom e Rai– Rupert Murdoch lascia già a luglio Fox ai figli

Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 26, di Aldo Fontanarosa.

Sky non paga per i canali Rai: “Ci spettano gratis come a TivùSat”. È lite con AgCom

La pay-tv contesta al Tar la delibera del Garante tv. E batte editore del porno.

Il 23 marzo, il Garante della tv (l’AgCom) tenta di spiegare alla Rai e a Sky che dopo 6 anni di carte bollate la pace è possibile. La delibera numero 128 del Garante, a marzo, chiede alle reti di Stato di interrompere gli oscuramenti di (alcuni) programmi a danno di chi ha il decoder Sky. Nello stesso tempo, Sky avrebbe pagato una somma alla Rai per i canali del servizio pubblico che rilancia sul suo decoder. Canali che Viale Mazzini avrebbe venduto con criteri «equi e non discriminatori». La pace, ora è ufficiale, non è scoppiata. Sky deposita davanti al Tar un ricorso per chiedere che la delibera del Garante tv sia annullata, asfaltata. La tesi della pay-tv è che la Rai avrebbe dovuto preparare un “tariffario” per la vendita dei suoi canali. E questo “tariffario” andava applicato a tutte le società che rilanciano i suoi canali. Anche a TivùSat (che è controllata da Mediaset, da La7 e dalla stessa Rai). Invece TivùSat pur essendo una società commerciale a tutto tondo, almeno per Sky beneficia di un trattamento di favore e trasmette i canali di Rai (via satellite, nelle zone non raggiunte dal digitale terrestre) a titolo gratuito. Perché mai sostiene ora Sky noi dovremmo pagare quello che TivùSat ottiene gratis?

Da questo ricorso al Tar, si deduce che Sky mantiene in piedi una richiesta di risarcimento danni nei confronti del Garante tv. L’accusa ad AgCom è di non aver tutelato la pay-tv quando Rai ha cominciato a oscurare i suoi programmi. La partita è delicata, dunque, ed è subito finita sul tavolo di Riccardo Pugnalin, nuovo responsabile della Comunicazione e dei Public Affairs della pay-tv (dove avrà il grado di vice presidente). E mentre fioccano i ricorsi, Sky porta a casa un successo davanti al Tribunale civile di Milano. Sconfitto l’editore Dwt (canali per soli adulti) che chiedeva di restare sul decoder Sky anche dopo la scadenza del contratto (nel 2014). Poiché il mercato delle piattaforme trasmissive è concorrenziale, poiché Dwt può usare il digitale terrestre o il web, non subisce danni se esclusa dal decoder Sky.

 

Rassegna stampa: La Gazzetta dello Sport, pagina 36.

Murdoch lascia. La Fox va ai figli già da luglio

Che Rupert Murdoch fosse pronto a lasciare spazio ai figli più o meno si sapeva, ma non si pensava che il cambio ai vertici del suo impero sarebbe stato così repentino. Già a luglio infatti James diventerà AD di 21st Century Fox, Lachlan co-vice presidente esecutivo (ruolo in cui affiancherà il padre) e Case Carey vice presidente esecutivo.

 

(Nella foto Rupert Murdoch)