Pubblicato il 04/06/2015, 14:34 | Scritto da Alfio Rossi

La7 Revolution: Cairo, al bivio tra intrattenimento e informazione, cerca un direttore. Nel mirino Alessandro Saba

La7 Revolution: Cairo, al bivio tra intrattenimento e informazione, cerca un direttore. Nel mirino Alessandro Saba
Dopo un anno non proprio esaltante per quanto riguarda gli ascolti, e un formato di rete che non ha pagato (con un talk show a sera), la rete generalista progetta grandi rivoluzioni per il prossimo anno. E cerca un condottiero per guidarle.

Periodo di grande fermento a La7, dopo una stagione non molto esaltante. L’editore Urbano Cairo sta provando a capire come allestire il palinsesto della nuova stagione. Dopo aver puntato tutto sull’infotainment e non aver ottenuto i risultati sperati, i dubbi sul prossimo anno sono tanti, sia sugli uomini in video, sia su quelli in trincea. Tra i primi il fuggi-fuggi è all’ordine del giorno: Michel Santoro, Salvo Sottile e Daria Bignardi hanno già gettato la spugna. Le prospettive di Gianluigi Paragone non sono tra le più rosee, nonostante l’exploit di ascolti di ieri sera.
E anche Giovanni Floris, che doveva trainare il telegiornale con una striscia quotidiana d’attacco, Diciannoveequaranta, si è ritrovato in difesa dividendosi quel 10-12% del martedì sera con il Ballarò di Massimo Giannini. Mentre l’unico che tiene botta sul canale è l’inossidabile e sempreverde Maurizio Crozza, che è infatti l’unico strenuo appartenente all’intrattenimento. E proprio su questa scelta di campo  si gioca la partita di un nuovo direttore di contenuti di La7. Cairo sta facendo i primi incontri anche se per ora la confusione sembra regnare sovrana. Cercherà un gestore del traffico dei tanti talk show o una figura in grado di virare sull’entertainment, in grado di dare la svolta alla sua rete?
A La7 servirebbe un giovane, esperto di televisione, in grado di dare una svolta sul giusto mix tra le due vocazioni.

Dopo l’uscita di Sara D’Amico, ex Fox, la situazione è più confusa che mai. Alcuni tentativi sono stati fatti per Alessandro Saba, attuale responsabile dell’intrattenimento di Italia1. Sarebbe probabilmente una scelta efficace, visto che il manager di Mediaset ha un lungo trascorso come uomo di prodotto e di palinsesto e sarebbe in grado di sviluppare progetti di intrattenimento in una rete che a oggi si fonda solo sull’infotainment. Il vero problema è che per La7 non sarà facile, in una fase così delicata in cui la strada futura sembra tutt’altro che chiara, portar via da un grande editore televisivo come Mediaset manager stimati dai loro vertici.

 

Alfio Rossi

 

(Nell’immagine il logo de La7)