Pubblicato il 19/01/2015, 15:34 | Scritto da La Redazione

UNA FICTION PER SCOPRIRE CHE IL CONDUTTORE FRANCO DI MARE IN REALTÀ NASCONDE UNA STORIA DI VITA INCREDIBILE

UNA FICTION PER SCOPRIRE CHE IL CONDUTTORE FRANCO DI MARE IN REALTÀ NASCONDE UNA STORIA DI VITA INCREDIBILE
In onda domani e mercoledì su Rai 1 la miniserie “L’angelo di Sarajevo”, interpretata da Beppe Fiorello, racconta la storia ddel giornalista Rai all’epoca della guerra serbo-bosniaca. Inviato dal Tg1 sul campo di guerra è tornato a casa con una bambina, adottata in un orfanotrofio di Sarajevo.meta name=”news_keywords” content=”l’angelo di sarajevo, rai 1, farnco di […]

In onda domani e mercoledì su Rai 1 la miniserie “L’angelo di Sarajevo”, interpretata da Beppe Fiorello, racconta la storia ddel giornalista Rai all’epoca della guerra serbo-bosniaca. Inviato dal Tg1 sul campo di guerra è tornato a casa con una bambina, adottata in un orfanotrofio di Sarajevo.meta name=”news_keywords” content=”l’angelo di sarajevo, rai 1, farnco di mare, beppe fiorello

Franco Di Mare, il giornalista passato dai campi di guerra agli studi televisivi più per vanità che per capacità: ci si domandava per quale strano motivo un inviato di guerra del Tg1 decidesse di svegliarsi alle quattro tutte le mattine per infilarsi in uno studio di Saxa Rubra accanto a Francesca Fialdini. La fiction L’angelo di Sarajevo, in onda domani e mercoledì su Rai 1, sembra dare la risposta. La guerra è cosa dura, dopo un po’ si fa fatica a vivere. «Ho visto tante cose brutte – confessa il giornalista – Dai campi profughi in Ruanda con così tante persone da riempire paesi interi, ai bambini abbandonati: sono loro le vittime delle guerre». Una di questa bambine, abbandonata in un ospedale di Sarajevo durante il terribile conflitto serbo-bosniaco, è diventata la figlia di Di Mare, riuscito ad adottarla dopo una lunga e complicata  trafila. Una storia che il giornalista  ha raccontato in un libro, Non chiedere perché, che Giuseppe Fiorello ha voluto interpretare a ogni costo. Dirette da Enzo Monteleone, le due puntate raccontano la vita di Marco, inviato di guerra a Sarajevo per l’emittente per cui lavora , costretto a lavorare tra bombe, cecchini e vittime inermi, i bambini. «Nella fiction c’è anche la celebrazione di un mestiere importante, quello del giornalista, che ha il dovere di dire sempre la verità – racconta l’attore – È un mestiere che mi ha sempre incuriosito. In quegli anni, gli inviati di guerra non avevano giubbotti antiproiettili, lavoravano in condizioni difficili». Per evitare il confronto con Scherzi a parte su Canale 5, la Rai ha deciso di programma la miniserie di martedì e non di lunedì. Una scelta che il direttore di Raifiction, Tinni Andreatta, difende: «In questo modo speriamo di farla vedere a un pubblico più vasto possibile».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Beppe Fiorello in L’angelo di Sarajevo)