UNA FICTION PER SCOPRIRE CHE IL CONDUTTORE FRANCO DI MARE IN REALTÀ NASCONDE UNA STORIA DI VITA INCREDIBILE
In onda domani e mercoledì su Rai 1 la miniserie “L’angelo di Sarajevo”, interpretata da Beppe Fiorello, racconta la storia ddel giornalista Rai all’epoca della guerra serbo-bosniaca. Inviato dal Tg1 sul campo di guerra è tornato a casa con una bambina, adottata in un orfanotrofio di Sarajevo.meta name=”news_keywords” content=”l’angelo di sarajevo, rai 1, farnco di mare, beppe fiorello“
Franco Di Mare, il giornalista passato dai campi di guerra agli studi televisivi più per vanità che per capacità: ci si domandava per quale strano motivo un inviato di guerra del Tg1 decidesse di svegliarsi alle quattro tutte le mattine per infilarsi in uno studio di Saxa Rubra accanto a Francesca Fialdini. La fiction L’angelo di Sarajevo, in onda domani e mercoledì su Rai 1, sembra dare la risposta. La guerra è cosa dura, dopo un po’ si fa fatica a vivere. «Ho visto tante cose brutte – confessa il giornalista – Dai campi profughi in Ruanda con così tante persone da riempire paesi interi, ai bambini abbandonati: sono loro le vittime delle guerre». Una di questa bambine, abbandonata in un ospedale di Sarajevo durante il terribile conflitto serbo-bosniaco, è diventata la figlia di Di Mare, riuscito ad adottarla dopo una lunga e complicata trafila. Una storia che il giornalista ha raccontato in un libro, Non chiedere perché, che Giuseppe Fiorello ha voluto interpretare a ogni costo. Dirette da Enzo Monteleone, le due puntate raccontano la vita di Marco, inviato di guerra a Sarajevo per l’emittente per cui lavora , costretto a lavorare tra bombe, cecchini e vittime inermi, i bambini. «Nella fiction c’è anche la celebrazione di un mestiere importante, quello del giornalista, che ha il dovere di dire sempre la verità – racconta l’attore – È un mestiere che mi ha sempre incuriosito. In quegli anni, gli inviati di guerra non avevano giubbotti antiproiettili, lavoravano in condizioni difficili». Per evitare il confronto con Scherzi a parte su Canale 5, la Rai ha deciso di programma la miniserie di martedì e non di lunedì. Una scelta che il direttore di Raifiction, Tinni Andreatta, difende: «In questo modo speriamo di farla vedere a un pubblico più vasto possibile».
Tiziana Leone
(Nella foto Beppe Fiorello in L’angelo di Sarajevo)