Pubblicato il 29/07/2014, 09:05 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – MEDIASET, SUMMIT PIERSILVIO BERLUSCONI-VINCENTE BOLLORÈ E ADESSO SI RIAPRE LA PARTITA PREMIUM

Il finanziere bretone è primo socio di Vivendi ed è da sempre in corsa per la pay tv del Biscione.meta name=”news_keywords” content=”la repubblica, vivendi, piersivlio berlusconi, mediaset premium, vincente bollorè

Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 24, di E.L.

Mediaset, summit Berlusconi jr-Bollorè e adesso si riapre la partita Premium

Il finanziere bretone è primo socio di Vivendi ed è da sempre in corsa per la pay tv del Biscione.

Il cantiere Mediaset Premium non chiude nemmeno in piena estate. Piersilvio Berlusconi, secondo fonti dell’agenzia “Radiocor” ha incontrato la scorsa settimana il finanziere Vincente Bollorè, primo socio di Vivendi, da sempre in corsa per rilevare una partecipazione nella pay-tv del Biscione. La partita, dopo la spartizione tra Cologno e Sky dei diritti tv della serie A per il 2015-2018, è più chiara e apertissima. Il primo passo l’ha fatto la spagnola Telefonica, entrando con l’11% nel capitale nell’ambito dell’operazione che ha portato sotto il controllo del gruppo iberico Digital +. Non è detto però che Madrid resti l’unico partner del network di casa Berlusconi. La società italiana ha già ammesso da qualche mese di essere a caccia di soci con partecipazioni più importanti. E Vivendi con la sua Canal +, assieme agli emiri dì Al Jazeera, è da sempre in pole position. Il settore del resto, dopo la “scalata” di BSkyB a Sky Italia e Sky Deutschland è in fermento. E tanto l’ingresso in Premium di Telefonica quanto il riassetto dell’impero nelle pay tv di Murdoch ha contribuito a dare un valorepreciso (circa un miliardo) al network Mediaset. Molto più di quanto si sperava fino a pochi mesi fa. Il Biscione, con la vittoria nell’asta per i diritti della Champions nel triennio 2015-2018 sul mercato italiano è diventato un boccone appetibile. La missione italiana di Bollorè ha probabilmente un significato che non si ferma solo alla questione delle televisioni.

Certo, Vivendi ha tutto l’interesse a evitare un’eccessiva espansione di Telefonica nel mondo del video. Ma sul tavolo dell’appuntamento con Piersilvio sono finiti pure, con ogni probabilità, altri due temi caldissimi della finanza italiana: Telecom e Mediobanca. Gvt, altra realtà del gruppo transalpino, sta da tempo trattando per un’alleanza in Brasile con Tim Brasil. Il bretone e Fininvest invece sono entrambi soci di Piazzetta Cuccia (a sua volta azionista delle tlc tricolori). E visto l’azionariato in movimento dell’ex salotto buono la quota di Bollorè potrebbe crescere fino all’8% l’asse tra il Biscione e Parigi potrebbe contribuire a ridefinire gli equilibri interni in vista della ridefinizione del cda prevista il prossimo autunno.