Pubblicato il 09/05/2014, 13:04 | Scritto da La Redazione

SERGIO FRISCIA: «BALLO CON CONTI E NEI PANNI DI GRILLO A STRISCIA POSSO DIRE QUEL CHE VOGLIO AI POLITICI. MA IL MIO SOGNO È IL CINEMA».

L’attore e comico siciliano, intervistato da TVZOOM, racconta la sua esperienza nel talent di Rai1 “Si può far”e, fa il punto sulla satira in tv e si augura che cada lo steccato che divide cinema e tv.meta name=”news_keywords” content=”sergio friscia, rai1, si può fare, carlo conti, striscia la notizia, grillo

Ha imparato a ballare in stile Bollywood grazie al talent di Carlo Conti Si può fare, ma è a Striscia la notizia, nei panni di Beppe Grillo che Sergio Friscia si prende le soddisfazioni maggiori: «Dire quello che voglio ai politici».

L’attore comico siciliano si divide tra Rai e Mediaset senza alcun problema, ma è al cinema che punta. Ma partiamo dalla nuova esperienza di Si può fare che ha premiato in ascolti, visto che la prima puntata ha registrato oltre cinque milioni di spettatori. «Non mi divertivo così da tanti anni, è un gruppo fantastico, non c’è competizione né cattiveria, anzi semmai c’è molta collaborazione, e poi c’è mezza Sicilia.

Siete in tre con Andrea Lo Cicero e Luca Marin, diciamo che loro colpiscono per il fisico…

«Non possiamo perdere. Dominiamo alla grande, almeno lì. Non li conoscevo, ci siamo uniti immediatamente. E poi ho scoperto anche essere di poter essere un ballerino, non l’avrei mai creduto».

Pippo Baudo, uno dei tre giudici della gara, vi ha definito dei folli per quello che avete accettato di fare. Vi sentite così?

«Assolutamente, bisogna essere folli per faro questo show: per quanto poteva essere difficile la mia prova del balletto, vedere Maddalena volare sul nastro aereo e Maria Amelia Monti sui pattini mi ha spaventato. Era rischiosissimo, meritavano la finale e la vittoria.

Tu però hai perso con loro….

«Mi sono rifatto con il Palermo, salito in serie A, ma sono contento anche della vittoria del Catania sulla Roma: sono forse uno pochi palermitani che tifa per tutta la Sicilia, non vivo il calcio come i pazzi psicopatici».

Ecco, appunto, lasciamo perdere il calcio in questo momento…

«Uno schifo».

Torniamo alla tv, di solito c’è competizione?

«Sì, molta. Io sono fortunato perché vengo da cinque stagioni con Amadeus e Laura Barriales in Mezzogiorno in famiglia su Raidue e mi trovo bene, ma è veramente raro. La tv è un mondo dove va avanti chi ha santi in paradiso, ma per me conta l’affetto del pubblico: se esisto da quasi 25 anni è grazie al pubblico, soprattutto siciliano. Ancora mi scrivono e mi chiedono del signor Di Giovanni del settimo piano, un personaggio che esiste dal ’90».

Cosa in tv non si può fare?

«Ci hanno abituato a qualsiasi cosa, dopo le ultime vicende diamo spazio anche a Genny ‘a carogna, l’anno prossimo ce lo rivedremo ad Amici o come tronista. Anche la comicità secondo me non dove usare la parolaccia, molti colleghi hanno vita facile, ne inseriscono una e fanno il loro pezzo, ma devi sempre considerare chi ti vede. Non amo le esagerazioni in nessun campo, lo dico a parecchi colleghi che ho visto cambiare negli anni, quelli che hanno avuto molto successo e ti salutano a malapena».

Ti piace Made in Sud?

«Molti di loro li conosco, è un bel bacino di emergenti, in questo periodo bisogna ridere visto quello che stiamo vivendo in Italia. Certo Made in Sud fa ridere, però la politica ha vinto su tutti, è imbattibile».

Sei il Grillo di Striscia la notizia, la politica la vedi da molto vicino…

«Con l’imitazione di Grillo mi diverto molto, posso mandare tutti a quel paese, ce n’ho per tutti».

Hai mai incontrato il Grillo vero?

«Sì a Sanremo nel delirio, eravamo schiacciati da mille telecamere. Credo che apprezzi la mia imitazione, la faccio senza cattiveria, come ho sempre fatto con altri come Montalbano, Pelù, Giuliano Sangiorgi,: sono tutte persone che stimo, non faccio mai l’imitazione per colpire».

Quale altro personaggio stai preparando?

«Sono fermo da questo punto di vista, mi sto concentrando molto sul cinema, mi manca. Sogno di fare un film tutto mio, ne ho uno nel cassetto, devo trovare un pazzo che lo produce. Un altro sogno è lavorare con Robert De Niro: se dovesse mai succedere poi appendo il ciak al chiodo».

Chi fa tv non è ben visto al cinema.

«Lo so, ho impiegato 15 anni a togliermi l’etichetta di comico quando sono stato preso in fiction come Il capo dei capi, se riesco a togliermi anche quella di “televisivo” è fatta. Un artista è un artista, ma vaglielo a far capire».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Sergio Friscia)