Pubblicato il 28/03/2014, 14:33 | Scritto da La Redazione

RITA PAVONE: «NON MI PIACEVA PIÙ CANTARE. POI RENATO ZERO MI HA FATTO CAMBIARE IDEA »

In un’intervista a TVZOOM Rita Pavone commenta il suo ritorno in Rai e racconta cosa ha fatto in questo tempo. Quanto ai 60 anni della tv festeggiati a Sanremo senza di lei, dice…meta name=”news_keywords” content=”rita pavone, la pista, flavio insinna, rai1, renato zero

Rita Pavone, da Giamburrasca a giudice de La pista, il nuovo show di Rai1, condotto da Flavio Insinna al via stasera. Il suo compito è quello di giudicare gruppi di ballerini non professionisti che tentano la strada dello spettacolo.

Sarà cattiva?

«Ma no, figuriamoci, io non sono quel tipo lì».

Sarà buona?

«Non sono una critica cattiva, non ho nemmeno le competenze per farlo. Giudicherò di pancia, ho lavorato accanto a mostri sacri come Don Lurio, Franco Miseria, Gino Landi, mi hanno insegnato moltissimo, ma non sono mai entrata in vita mia in una scuola di ballo. È bello dare a questi ragazzi l’imput giusto».

Ritiene che sia giusto per un giovane partire da un talent?

«Non sono d’accordo quando sento questi ragazzi dire che dopo aver conquistato un successo enorme è arrivato il momento di studiare. Dovrebbe essere il contrario»

È la prima volta che le propongono il ruolo di giurata in un talent?

«Sì».

Possibile che in questi anni nessuno abbia pensato a lei per uno dei tanti talent della tv?

«No. Questo ruolo mi piace, è una cosa particolare, ci puntavo».

La strada l’ha già aperta Raffaella Carrà, giurato di The Voice…

«Lo seguo, mi piace, trovo tutti i giudici molto simpatici, ma se posso esprimere una preferenza..»

La esprima.

«Prediligo J-Ax, quest’uomo con la barbetta che sembra cattivo, invece è un tenerone».

Da quanto tempo non entrava in uno studio televisivo?

«In Rai era dagli anni ’80, facevo un programma dal titolo Come Alice di Antonello Falqui».

Le è mancata la tv?

«Mi è mancato quel tipo di tv».

Perché ha scelto di star fuori?

«Mi ero ripromessa che a 60 anni avrei smesso, vedevo colleghe che secondo era meglio ricordare in altro modo. Così me ne sono andata in Spagna».

Cosa ha fatto?

«Ho fatto finalmente quello che mi andava, ho cominciato a lavorare a nove anni, a dodici facevo già le gare di rock ‘n’ roll acrobatico con mio fratello, vincevamo belle coppe. Puntavo a fare la corista, mai avrei immaginato una vita così importante».

Eravamo rimasti in Spagna…

«Mi sono ripresa la mia vita, prendevo l’aereo e andavo a vedere gli spettacoli a Londra, facevo il bagno la sera senza l’ansia di prendere una laringite. Ero stufa di cantare cose che non mi andava».

Poi cos’è successo?

«Renato Zero mi ha chiamato per i suoi 60 anni, mi ha convinto a cantare, gli ho detto: “Tu non dirlo a nessuno voglio che sia una sorpresa”. Quando sono arrivata e ho cantato c’è stata la fine del mondo e così mi sono detta: “Cavolo, se non lo faccio ora”, ed è nata l’idea di tornare con un disco mio, in cui cantavo tutto quello che volevo, si chiama Masters. L’ho prodotto io, altrimenti nessuno me l’avrebbe fatto fare. Poi mi ha chiamato Gianni Morandi per il suo spettacolo all’Arena di Verona. Insomma da Rita la gente si aspettava qualcosa. Finché non è arrivata anche questa proposta della Rai».

La Rai che ha festeggiato al festival di Sanremo i suoi 60 anni senza chiamarla. C’è rimasta male?

«Ma no, assolutamente. Non mi hanno invitato, ma non fa niente, anzi, meglio, visto che tutti hanno detto che a quella celebrazione c’erano solo cariatidi».

Dopo La Pista ha già altri progetti?

«Parto con il mio tour, mi accompagna Enrico Cremonesi, è uno grande show di due ore con le canzoni storiche e quelle di oggi. Ho chiesto su Facebook ai miei fan di comporre la scaletta, fosse per loro dovrei cantare per due giorni di seguito».

 

Tiziana Leone

 

 

(Nella foto Rita Pavone)

 

 

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