SPOT EXPO 2015: COMPLESSI E LUOGHI COMUNI
Ma possibile che nessuno trovi il modo di valorizzare le nostre eccellenze, che ci sono e sono tante, senza cedere alla tentazione di scusarsi prima o dopo per come siamo. Avete mai sentito i tedeschi affermare: «Non abbiamo immaginazione, ma in quanto a tecnologia…». Oppure gli americani: «Abbiamo il più alto tasso di obesità giovanile, ma il fast food e la Coca Cola…». Eppure, come ha detto anche Sorrentino ai Golden Globe (un mese prima di ringraziare Fellini e Maradona agli Oscar): «I love Italy, a crazy but beautiful country». È tutto vero, ma basta!
Il primo spot di Expo 2015 non fa eccezione e addirittura parte con una sequela di luoghi comuni sugli italiani, per poi, altro luogo comune, magnificare la nostra eccellenza nel cibo in previsione del grande evento dell’anno prossimo, con tanto di tavolata multietnica infinita. So what? Dimmi qualcosa che non so, qualcosa che non sia in tutte le guide turistiche del mondo per il target estero, e che non sappia di autoflagellazione seriale per il target italiano. In sintesi: venite in Italia per l’Expo, è un Paese totalmente inaffidabile, ma si mangia bene… e mi raccomando, occhio al portafoglio!
Non mi sento di gettare la croce su chi lo ha creato e realizzato, certo, mi piacerebbe essere stato presente quando è stato scelto e sentire le ragioni e le valutazioni di chi lo ha scelto. Ma per favore!
BRAND: Expo 2015
REGISTA: Leone Balduzzi
PRODUZIONE: Mercurio Cinematografica
AGENZIA: 1861 United
DIREZIONE CREATIVA: Pino Rozzi e Roberto Battaglia
ART DIRECTOR: Veronica Ciceri
COPYWRITER: Luca Beato
Compost
(Nella foto il logo di Expo 2015)