Pubblicato il 06/02/2014, 12:35 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA: GARA TORTUOSA PER L’ASTA FREQUENZE

Il viceministro Catricalà, come riporta il quotidiano “Il Messaggero”, è convinto che le operazioni di assegnazione delle nuove frequenze possano concludersi entro l’estate 2014.meta name=”news_keywords” content=”il messaggero, asta frequenze, catricalà, sky, mediaset, rai, telecom

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 17, di R. Dim.

Gara tortuosa per l’asta frequenze

«È molto probabile che le operazione possano chiudersi entro l’estate 2014». Il viceministro allo Sviluppo, Antonio Catricalà, ha dato i tempi dell’asta sulle frequenze su cui la Ue fa pressing. Il provvedimento potrebbe vedere la luce molto presto: si attende da Bruxelles il disco verde e, subito dopo, il testo passerà all’Autorità delle comunicazioni. Il provvedimento comunque dovrebbe prevedere che all’asta vadano frequenze che compongono tre reti televisive digitali terrestri con un diritto d’uso ventennale non trasferibile per i primi tre anni, due in banda VHF e uno in banda UHF. Il provvedimento permetterà di concorrere alle sole new entry o a operatori di dimensioni limitate (cioè che al momento detengono un solo multiplex) per tutti e tre i lotti (L1, L2, L3).

LE CHANCE DI SKY Non solo, consentirà di concorrere per due lotti (tra L1 e L3) agli operatori titolari di due reti in DVB T, solo al lotto L1 gli operatori integrati, attivi su altre piattaforme con una quota di mercato superiore al 50% della tv a pagamento (Sky). Dalla gara saranno esclusi i soggetti che detengono tre o più multiplex, cioè Mediaset, Rai e Telecom Italia Media. Allo scopo di evitare le interferenze della Rai, l’Autorità avrebbe deciso di escludere dalla gara le frequenze dei lotti UHF di durata quinquennale previsti nel primo schema di provvedimento. È tuttavia previsto l’uso della frequenza 59 su Toscana, Liguria e Sardegna per il lotto L3, frequenza che dovrà essere sostituita in futuro con frequenza equivalente. Quanto alle offerte economiche, è previsto un sistema di rilanci con importo minimo stabilito in base al costo per abitante, incluso nel decreto per le misure compensative per la liberazione della banda 800 Mhz: la base d’asta prevista nel bando è pari a circa 29,3 milioni per Ll, 29,8 milioni per L2, 31,6 milioni per L3.