Pubblicato il 04/12/2013, 15:30 | Scritto da La Redazione

“DRIVE IN”: ALTRO CHE DEMONIO, FU LA VERA RIVOLUZIONE TELEVISIVA

“DRIVE IN”: ALTRO CHE DEMONIO, FU LA VERA RIVOLUZIONE TELEVISIVA
A trent’anni dalla prima puntata, Luca Martera racconta con un documentario cosa ha rappresentato per l’Italia il varietà satirico di Antonio Ricci, questa sera alle 23.20 su Canale 5. Noi di TVZOOM l’abbiamo visto in anteprima e ve lo consigliamo. meta name=”news_keywords” content=”drive in, canale 5, antonio ricci, pippo baudo, ciriaco de mita, bettino craxi, […]

A trent’anni dalla prima puntata, Luca Martera racconta con un documentario cosa ha rappresentato per l’Italia il varietà satirico di Antonio Ricci, questa sera alle 23.20 su Canale 5. Noi di TVZOOM l’abbiamo visto in anteprima e ve lo consigliamo.

meta name=”news_keywords” content=”drive in, canale 5, antonio ricci, pippo baudo, ciriaco de mita, bettino craxi, luca martera

Il 3 ottobre 1983 andava in onda su Italia 1 la prima puntata di Drive In, programma che, a distanza di trent’anni, può essere assolutamente definito uno spartiacque della televisione italiana. Questa sera andrà in onda su Canale 5 alle 23.20 l’ottimo documentario di Luca Martera Drive In – L’origine del male, dove, oltre al fenomeno televisivo, viene raccontata un’Italia di tre decenni fa, che il programma di Antonio Ricci seppe cristallizzare in maniera impeccabile.

Come spesso capita in questo Paese, per decenni si è cercato di incolpare il varietà satirico della nascente Italia 1 di Carlo Freccero come la matrice di ogni turpitudine, come la genesi del berlusconismo politico. Quando in realtà altro non era che lo specchio satirico dell’Italia del riflusso ideologico, che metteva a nudo i tic della nostra società e i divismi della nuova classe politica, non più riunita nei conventi dorotei, ma sfacciatamente esposta ai tavolini delle discoteche.

Appena apparsi in onda i titoli di coda dell’ultima puntata dell’8 maggio 1988 ci si affrettò a classificarla come spazzatura demoniaca, quando invece al suo esordio il meglio dell’intellighenzia tricolore si era sperticata in lodi: «È l’unico programma per cui vale la pena avere la tv», disse Federico Fellini, a cui fece eco anche Oreste Del Buono: «È la trasmissione di satira più libera che si sia vista e sentita per ora in televisione».

In questo percorso, che noi di TVZOOM abbiamo visto in anteprima, Martera incontra Pippo Baudo, Walter Veltroni, Tinì Cansino, Ciriaco De Mita, Enrico Vanzina e Gad Lerner, solo alcuni dei protagonisti che, assieme ad Antonio Ricci, rievocano quello «spirito del tempo», tra compromessi pentapartitici, crisi rosse e nere d’identità, soldi facili e difficili, mode effimere e, incredibile a dirsi, una libertà di parola più ampia di oggi, senza la melassa buonista e il politicamente corretto. Per capire e ricordarci chi eravamo, forse, è proprio il caso di guardare questa sera questo documento preziosissimo sulla tv italiana e, di conseguenza, sulla nostra cultura di fine secolo.

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto il cast del Drive In)