Pubblicato il 10/10/2013, 15:36 | Scritto da La Redazione

DARIO VERGASSOLA: «MI PIACEREBBE FARE LE MIE INTERVISTE AL SANREMO DI FAZIO, MA NON APPARTENGO A QUELLA PARROCCHIA»

In un colloquio con TVZOOM Dario Vergassola, da domenica prossima nuovo compagno di viaggio di Licia Colò nel Kilimangiaro su Raitre, parla della Dandini, dei politici e di Berlusconi. E a Fazio manda un messaggio.

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Dario Vergassola da domenica prossima alle 15 su Raitre è il nuovo elemento disturbatore della trasmissione di viaggi di Licia Colò, non più Alle falde del Kilimangiaro, ma solo Kilimangiaro. In Rai si risparmia anche sui titoli. Al comico ligure il compito di portare le sue interviste irriverenti, sarcastiche e pungenti agli ospiti di turno. Ora proviamo a fargliela noi un’intervista. Ma lui è nato comico. Noi solo giornalisti.

Vergassola lei lavora sempre con le signore della tv…

«Ventura, Dandini, ora Licia Colò, non la conoscevo. Prima di incontrarle di persona non sai mai come sono, magari in tv sembrano simpatiche, poi nella realtà scopri donne seriose. Poi sai scelgono loro, sono poche le donne in Italia a comandare, però quando comandano, comandano».

Bè la Dandini mica tanto ormai…

«Peccato, perché Parla con me era una bella spina nel fianco dal punto di vista della satira. Non ce ne sono più, sono rimasti altri a farla, che sembrano dolorosi, ma poi alla fine sono ancora lì».

Per esempio?

«Ho un mutuo da pagare».

Su La7 Parla con me è durato poco, perché?

«Non eravamo da prima serata, il nostro pubblico era da seconda serata, studenti, gente che non dorme come me. Neanche i miei figli si sono accorti che eravamo passati su La7».

E poi tanto a Raitre vi avevano chiuso…

«Sì infatti. Al nostro posto ora c’è Zoro, che pure lavorava con noi. Nello spazio che era nostro sono passati anche Neri Marcorè, Lillo e Greg, tutta gente del nostro gruppo».

Perché vi hanno chiuso?

«Non lo so, le cose finiscono, come gli amori. Poi su La7 duravamo troppo, anche Maurizio Crozza fa uno spettacolo di un’ora dove dà il meglio di sé».

Tanto ora arriva anche lui in Rai, gli danno pure parecchi milioni…

«Sì anche a me».

Buon per lei. Ora farà interviste scomode agli ospiti della Colò.

«Io mi diverto con i politici».

Sì ma ora..?

«Sono stato anche ospite di Luca Telese a Matrix, ma abbiamo fatto una sola puntata, dove ne ho sparate diverse su Berlusconi».

Poi?

«Boh, finita così».

Silvio non la vuole?

«Ma ormai quell’epoca lì è finita. Io ho cominciato a Zelig su Canale 5 a fare le interviste assurde, poi sono stato nominato da Silvietto, cosa che mi ha dato un successo insperato, venivo accolto con le ovazioni».

L’ultimo politico a cui ha fatto un’intervista delle sue?

«Ai renziani. Prima ancora era sul palco con Bersani. Esordisco dicendo: “Questo è l’uomo che può cambiare le cose in Italia. Ah no, scusi ,questa era per Vendola!”. E’ venuto già il palco, ma Bersani mi ci ha mandato».

Stanno più allo scherzo quelli di destra o di sinistra?

«Sono dispiaciuto di aver reso simpatico Maurizio Gasparri, è stato al gioco. Il divertimento maggiore l’ho avuto con Daniela Santanchè a In onda. Sono andato giù pesantissimo e lei è stata brava. Quelli svegli usano la battuta per rigirarsi a proprio favore l’argomento, a sinistra non sono molto svegli in questo».

A parte i politici, le piacerebbe andare al Festival di Sanremo per fare le sue interviste scomode ai cantanti di Fabio Fazio?

«Moltissimo, ma quella è una parrocchia a cui non sono iscritto. Se mi dicono dove si firma mi ci iscrivo subito però».

Licia Colò se lo porta via.

«Basta interviste, sono molto gelosa».

Scherzava? Mica tanto.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Dario Vergassola)