Pubblicato il 09/09/2013, 12:33 | Scritto da La Redazione

LO SCENEGGIATORE IVAN COTRONEO: «PER LA MIA MOGLIE-MAMMA L’ELOGIO DELL’IMPERFEZIONE»

LO SCENEGGIATORE IVAN COTRONEO: «PER LA MIA MOGLIE-MAMMA L’ELOGIO DELL’IMPERFEZIONE»
Cotroneo, fiction su Raidue e un film da «Un bacio». In onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì “Una mamma imperfetta”. E in programma un film con il suo romanzo.meta name=”Cotroneo, Una mamma Imperfetta, Rai2″ Rassegna Stampa: Il Mattino, pagina 45, di Luciano Giannini. Dal libro allo schermo. «Per la mia moglie-mamma l’elogio dell’imperfezione» […]

Cotroneo, fiction su Raidue e un film da «Un bacio». In onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì “Una mamma imperfetta”. E in programma un film con il suo romanzo.meta name=”Cotroneo, Una mamma Imperfetta, Rai2″

Rassegna Stampa: Il Mattino, pagina 45, di Luciano Giannini.

Dal libro allo schermo.

«Per la mia moglie-mamma l’elogio dell’imperfezione»

Cotroneo: fiction su Raidue e un film da «Un bacio».

«Ho scritto un elogio dell’imperfezione. Partendo dal senso di inadeguatezza, di incompiutezza che pervade prima di tutto me stesso, ho fatto vivere il mio personaggio, una donna-moglie mamma divisa tra il lavoro e la famiglia, sempre di corsa e sempre insoddisfatta di sé, proprio come accade a tante sue simili che lottano quotidianamente con l’orologio e una presunta imperfezione». Sceneggiatore e scrittore napoletano, nato in un anno di speranze e rivoluzioni mancate, il ’68, autore di titoli popolari come «Tutti pazzi per amore», «Una grande famiglia», «La kryptonite nella borsa», Ivan Cotroneo descrive così «Una mamma imperfetta», la fiction da lui scritta e diretta, in onda per cinque settimane sul web e da domani alle 21.05 in replica anche in tv, su Raidue: mini-puntate quotidiane di otto minuti, dal lunedì al venerdì. In scena, una trentina di giovani attori guidati da Lucia Mascino nel ruolo della protagonista Chiara. La produzione è Indigo Film e 21, con la collaborazione di Corriere della Sera e Rai.
Cotroneo, com’è nata l’idea?
«Stavo lavorando con la Indigo al progetto del mio secondo film. Volevo affrontare il tema delle famiglie moderne, delle mamme che si dividono tra figli, marito e lavoro a tempo pieno. Ma ho capito che non riuscivo a chiudere la storia in due ore; volevo un diario che seguisse
giorno dopo giorno la mia Chiara. E così è nata la serie, che si svolge in unità di tempo e di luogo: il diario, infatti, segue fedelmente i giorni della messa in onda, anche se poi la storia si prende molte libertà con flashback e rimandi ad altri contesti».

Con l’elogio dell’imperfezione lei lancia al pubblico anche un messaggio.
«Proprio perché non è impeccabile, Chiara è più bella, simpatica, umana. Riconoscere i propri limiti è assolutamente terapeutico».

Com’è la qualità media della fiction italiana?
«Ho visto qualche titolo interessante. E penso a “Montalbano”, a Marco Tullio Giordana, e “C’era una volta la città dei matti” di Marco Turco. Insomma, ci sono attori, registi e sceneggiatori di talento, che sanno raccontare storie. Voglio dire: non bisogna fare di tutt’erba un fascio. Le energie creative esistono. Noi ci abbiamo provato con “Tutti pazzi per amore”, o con “Una grande famiglia”. Meglio seguire strade originali che adattare format stranieri, non le pare?».

Il divario con la fiction americana…
«La fermo subito. Perché i due mondi sono incommensurabili per la quantità di soldi a disposizione delle produzioni Usa e la vastità del bacino d’ascolto, che è mondiale. Noi dobbiamo guardare a industrie di qualità come quella israeliana, o inglese, francese, con budget simili ai nostri. Ecco, con quelle possiamo confrontarci. Ed è un dovere farlo, per migliorarci».
Il web è più adatto della tv alla fiction?
«È senza dubbio una grandissima risorsa, che permette a tanti giovani, altrimenti esclusi dal mercato, di realizzare prodotti a basso costo visibili da chiunque. Ed è una piattaforma libera, dove puoi trovare il video amatoriale e titoli pregevoli come “House of cards” della Netfix, con Kevin Spacey».
Vedremo «Una grande famiglia 2»?
«Stanno per completare le riprese, sarà in onda a novembre su Raiuno. Identico il cast, arricchito da Valeria Solarino, Massimo Popolizio e Cesare Bocci».
Il nuovo film?
«Sì. L’anno prossimo. Con la Indigo porterò sullo schermo il mio romanzo “Un bacio”, che guarda al mondo degli adolescenti con una riflessione sul bullismo e l’omofobia. L’intenzione è fare un film sui ragazzi, per i ragazzi, ma senza sentimentalismi… ecco, tenendo a mente la lezione del cinema indipendente americano».