Pubblicato il 10/05/2013, 16:03 | Scritto da La Redazione

GREG, CONDUTTORE INSIEME A LILLO DEI DAVID DI DONATELLO SU RAI1: «IL CINEMA ITALIANO NON M’INTERESSA. LA SERATA DEI DAVID PER ME È LAVORO»

In un’intervista a TVZOOM, Greg non nasconde un certo fastidio per tutto ciò che riguarda il piccolo e grande schermo. Intanto il 14 giugno condurrà con Lillo i David di Donatello, dove “Diaz” di Daniele Vicari e “La migliore offerta” di Giuseppe Tornatore hanno ottenuto entrambi 13 candidature.

Arriva con la valigetta in mano, il completo grigio, la cravatta nera a conferenza stampa già iniziata, e si siede accanto al suo compagno di comicità, Lillo. Poche sedie più in là ci sono Gian Luigi Rondi, Presidente del premio David di Donatello, l’oggetto dell’incontro stampa e Giancarlo Leone, direttore di Rai1, la rete che il 14 giugno alle 21 trasmetterà la serata di premiazione. A condurre Lillo e Greg, ed ecco giustificato l’attacco con l’arrivo di un Greg in versione più da impiegato che da artista. Il diplomatico, tra i due, è Lillo. Interrogato sul tipo di conduzione in una serata fatta di cinema e con un rituale da rispettare, si limita a dire: «Cercheremo di creare piccoli momenti di spettacolo fino a dove ci sarà possibile». Ma Greg è lì, in agguato: «È difficile che in tv ci si dia la possibilità di fare qualcosa di serio, di solito sia Rai che Mediaset ci propongono solo spazzatura». Una dichiarazione del genere, scusate, ma è un invito a nozze. E infatti eccoci qua.

Scusi Greg che tipo di “spazzatura” vi hanno proposto?

«Antonio Azzalini (responsabile dell’intrattenimento Rai n.d.r.) insisteva, voleva farci fare quel programma, come si chiama, Red or Black, dovevamo guidare dei Go Kart, ma che siamo pazzi?».

Ecco, sarà contento Azzalini…

«Ma credo che lui non abbia capito il nostro tipo di umorismo…».

Continui con la “spazzatura” che vi hanno proposto…

«I vari Ballando con le stelle, pattinando sul ghiaccio, una cosa tipo Ciak di canta, quello che poi hanno condotto Ale e Franz, non mi ricordo come si chiamava».

Quale programma le piacerebbe fare?

«Un varietà in vecchio stile, garbato, con ballerini bravi, non come quelli di oggi che fanno una specie di aerobica, qualcosa in cui non sei costretto ad avere degli ospiti famosi».

Sembra una tv di altri tempi, ma la vede la tv di oggi?

«No, non la guardo dagli anni ’80, non mi interessa. Trovo tutto brutto».

Ma scusi se non guarda la tv non può nemmeno giudicarla…

«Se mi voglio informare guardo su Internet, You Tube, basta poco per capire se un programma è bello. Guardo venti minuti di Zelig o di Amici e capisco subito che sono brutti. Gli unici umoristi che mi piacciono sono Bergonzoni e Antonio Rezza. Il programma di Stefano Bollani, per esempio, era bello».

Alla tv preferirà il cinema, immagino.

«Il cinema per me è un veicolo per portare la gente a teatro. il cinema italiano non mi interessa, non mi è mai capitato di dire a un amico “Stasera usciamo e andiamo al cinema”».

Scusi, ma detto da uno che si accinge a presentare la serata dei David di Donatello, la celebrazione massima del cinema nostrano, sembra un po’ un controsenso, no?

«Per me è lavoro. Trovo che il cinema italiano non sia più spettacolare».

L’ultimo film italiano che ha visto qual è?

«Non mi ricordo».

Almeno l’ultimo film che ha visto?

«Mi pare Oblivion, era veramente brutto».-

Come intende condurre questa serata in diretta su Raiuno?

«Non vorrei interagire con gli ospiti: una volta, quando ci si preparava e si facevano le prove, si poteva fare, ma ora si va a getto e interagire a braccio lo trovo da locale di cabaret».

Quindi?

«Cercheremo di essere più seri possibile, se useremo l’umorismo lo faremo senza scadere in pagliacciate».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Lillo e Greg)